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L’importanza delle scelte, delle gerarchia e della coesione. Tutti i limiti di La Spezia

L’importanza delle scelte, delle gerarchie e della coesione. Tutti i limiti di La Spezia

Era una delle preoccupazioni che velatamente abbiamo condiviso nelle scorse settimane e passava dalla sana ma sconosciuta possibilità di fare scelte di formazione. La settimana tra Crotone e La Spezia è stata la settimana di rientri importanti ed è probabilmente coincisa con un richiamo atletico in vista del tour de force di febbraio marzo. Il risultato insospettabile è stato che al Picco la squadra è arrivata non nelle condizioni migliori, in ambito mentale e fisico.

L’aspetto dell’approccio al match è un aspetto che è indipendente da tutto il resto e non è ammissibile in nessun caso quando hai significativi obiettivi da centrare. La tematica atletica diventa centrale in questa fase della stagione e coi ritmi serrati questa era l’unica finestra temporale nella quale inserirla. La disabitudine all’abbondanza tra i convocati tra le altre cose, ha fatto propendere lo staff tecnico per l’inserimento dal primo minuto contemporaneamente dei rientranti Kjaer, Bennacer e Calhanoglu. Un’idea che ha inavvertitamente portato uno sbilanciamento in campo che a sua volta ha favorito il sopravvento degli spezzini.

A gara in corso oltretutto, le contromosse sono apparse limitate e tardive. Tardive perchè occorreva uno stravolgimento prima del 65′ quando c’è stato il triplo cambio effettuato da Pioli e limitato perchè il modulo non è mai stato in discussione, mentre forse la metamorfosi almeno nella seconda frazione doveva essere più importante. Purtroppo la prestazione dei singoli non è venuta in soccorso e le difficoltà individuali si sono solo acuite col passare dei minuti.

Viste le prestazioni e le caratteristiche di Kalulu, poteva essere l’occasione per vederlo nel suo ruolo vista l’indisponibilità di Calabria, mentre si è visto un Dalot in difficoltà per larghi tratti e nessun accorgimento per aiutarlo. In linea di massima c’è da certificare che se il Milan non dà il 100% in tutti i suoi elementi non è superiore a priori degli avversari. Non eravamo fenomeni prima e incapaci ora, ma la forza di questo gruppo è il gruppo stesso. Senza compattezza e durezza mentale torniamo una squadra normale che si può scordare obiettivi eccezionali.

Milan: Stefano Pioli - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Stefano Pioli – Milanpress, robe dell’altro diavolo

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