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Il Milan affronterà lo Slavia Praga agli ottavi di Europa League: l’analisi della doppia sfida che aspetta il Diavolo

Il percorso del Milan in Europa, fin qui, è un pò la rappresentazione olio su tela di quest’anno difficile: alti e bassi a volontà, tanti gol subiti, belle vittorie, sconfitte che lasciano l’amaro in bocca e tanti rimpianti. Ieri è arrivata la terza sconfitta nelle coppe europee, su otto match disputati dai rossoneri (6 di Champions League, 2 di Europa League).

Il Diavolo si può dire tutt’altro che soddisfatto, per quelle che sono le potenzialità della squadra, e le vittorie contro Paris Saint-Germain e Newcastle sono le uniche due note positive, considerando il valore della rosa di ambedue gli avversari. Contro il Rennes si poteva, anzi, si doveva fare di più. La partita di andata (vinta 3-0) è stata interpretata alla perfezione dai ragazzi di Pioli, mentre il ritorno (perso in Francia 3-2) non è stato un bel vedere, almeno per i tifosi milanisti. L’accesso agli ottavi di finale di questa edizione dell’Europa League, però, non glielo poteva negare nessuno.

SLAVIA PRAGA

Il sorteggio, andato in scena a Nyon nella tarda mattinata di oggi, ha visto i rossoneri prendere una squadra che, solo ed esclusivamente sulla carta, potrebbe essere inferiore. Si tratta dello Slavia Praga, un punto di riferimento per il calcio ceco. Ma come al solito, nessun avversario nelle competizioni europee dev’essere preso sottogamba, e il 3-2 di Rennes ieri ne è la prova che conferma la regola.

I cechi si trovano momentaneamente in lotta con i cugini dello Sparta Praga per la conquista del proprio campionato: secondi in classifica, a -4 dai cugini primi e a +10 dal Viktoria Plzen terzo. Mentre, in Europa League, hanno chiuso il proprio girone al primo posto (15 punti), davanti alla Roma (13 punti). Si tratta di una squadra molto ostica in casa, chiedere ai connazionali giallorossi per credere.

Milan-Roma: Olivier Giroud, Matteo Gabbia, Edoardo Bove e Rasmus Kristensen (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan-Roma: Olivier Giroud, Matteo Gabbia, Edoardo Bove e Rasmus Kristensen (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Infatti, lo Slavia, ha vinto tutte e tre le partite in casa giocate nel girone, con un parziale di 12 gol fatti e 0 subiti, non una buonissima notizia per il Milan, vista e considerata la tenuta difensiva molto permeabile degli ultimi mesi. In trasferta, invece, ha perso solo con la Roma, 2-0.

In campionato si segnalano due gol segnati di media a partita, e una difesa che ne subisce meno di uno. Tutti segnali allarmanti, e che devono mettere sull’attenti gli addetti ai lavori rossoneri per preparare questa partita al meglio. È ovvio che si parla di un campionato, con tutto il rispetto, inferiore a quello di Serie A (che fa parte delle cinque maggiori leghe europee), ma che merita tutta l’attenzione del caso.

COME SCENDE IN CAMPO

Nelle partite più importanti della stagione, ma tendenzialmente viene utilizzato sempre questo modulo, lo Slavia Praga gioca con il 3-4-3. Spesso e volentieri gli esterni d’attacco si abbassano andando a posizionarsi sulla trequarti e formando una sorta di “albero di natale” (3-4-2-1). Altra cattiva notizia per il Milan.

IL TABÙ DEL MILAN È PROPRIO LA DIFESA A 3 

Lo storico del Milan contro le squadre che giocano a 3 dietro, quest’anno, non è affatto positivo, soprattutto in campionato e Coppa Italia. Infatti, tra le due competizioni appena citate, sono arrivate 6 sconfitte totali: Inter, Juventus, Udinese, Atalanta (due volte tra campionato e coppa nazionale) e Monza. Cosa avevano queste 5 squadre in comune? Giocavano a 3 in difesa.

Può anche essere solamente un caso, ma il dato è pressoché allarmante e, visto e considerato che la partita di ritorno contro il Rennes ha insegnato che non esistono partite facili, questa doppia sfida dovrà essere affrontata con il doppio dell’attenzione che si usa di solito. Il 7 e il 14 di marzo (data delle sfide tra andata e ritorno) non sono ammesse disattenzioni o errori di superficialità, perché se davvero Pioli e la sua squadra vogliono vincere il trofeo, devono dimostrare di essere all’altezza delle altre grandi (Bayer Leverkusen e Liverpool) battendo prima le – cosiddette – piccole.

Milan: Stefano Pioli Europa League (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Stefano Pioli Europa League (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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