La continuità è stata sicuramente la chiave di questo Milan che continua a stupire. Non solo a livello di risultati ma a livello dirigenziale, guida tecnica e gruppo squadra. La dirgenza, a livello di mercato, ha fatto un ottimo lavoro tra entrate e uscite per allungare e consegnare a Pioli una rosa che possa reggere 3 competizioni. Ma ora dopo la sessione di calciomercato, bisogna affrontare la questione più importante e delicata proprio per dare continuità: i rinnovi. Non solo quelli a scadenza nel 2021, per cui si è aspettato fin troppo, ma anche quelli nel 2022 che riguardano Kessiè e Romagnoli. Da Donarumma a Ibra praticamente si tratta di riconfermare la spina dorsale del Milan che così bene sta facendo. Ma lo svedese per ora può aspettare.
Scadenze 2021, Ibra per ultimo
La società, bisogna essere sinceri, non ha gestito bene questa vicenda. Procrastinare su due rinnovi così importanti come quelli di Donarumma e Cahlanoglu, mette la società nelle posizione di quasi non poter trattare le condizioni economiche per il prolungamento. Prendere o lasciare. Il Milan sa che non si può permettere di perdere due elementi così importanti a parametro 0 e questo non fa che indebolire la posizione della società sul tavolo delle trattative. Starà alle abilità di Maldini e Massara non far diventare la questione una telenovela e un salasso per le casse rossonere. Un discorso a parte lo merita Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha già fatto intedere tra le righe che il suo attuale rendimento possa meritare un rinnovo per un’altra stagione. Nessuno lo nega, ma non può essere attualmente un priorità, sia per una questione di prospettiva che hanno Gigio e Cahla, ma soprattutto per le modalità della trattativa. Già quest’estate estate abbiamo visto come il suo rinnovo sia arrivato a stagione conclusa. La stessa cosa si potrà fare quest’anno senza fretta. Ibra non ha la fila di grandi club per prenderlo e il ruolo di leader e chioccia per i giovani lo può ricoprire solo al Milan. Ecco perchè si può attendere il finale di stagione, con la Champions League ( si spera) che potrebbe giocare un ruolo fondamentale per il prosieguo della carriera dello svedese.
Scadenze 2022, imparare dal passato
Le scadenze del 2021 dovranno servire da monito alla società per non complicare i rinnovi per quelle del 2022. Già perchè tra 2 anni andranno a scadenza altre due pedine fondamentali di questo Milan: Alessio Romagnoli e Frank Kessiè. Il capitano è assistito da Mino Raiola con cui il MIlan dovrà già discutere altri 2 rinnovi (Gigio e Ibra) il buon esito di quest’ultime saranno molto importanti per conoscere il destino del centrale. Perdere un centrale giovane e con ampi margini di miglioramento come Alessio non è ammissibile per una società che si voglia consolidare in Italia e in Europa. Stesso discorso si può fare per il centrocampista ivoriano, diventato ormai imprescindibile nella mediana rossonera. Frank sta finalmente mostrando le qualità che avevano spinto il Milan ad acquistarlo dall’Atalanta e anche a livello caratteriale sta sviluppando stigmate da leader vero. Ci auguriamo che la società maturi sulla gestione dei contratti e che prosegua il progetto che per ora sta dando risultati inimmaginabili fino a pochi mesi fa.
