Si profila una Serie A totalmente diversa, almeno per la conformazione della panchine. Sulle 17 squadre della passata stagione restate nella massima categoria, solamente 6 sono sicure di proseguire il percorso con lo stesso tecnico (7 se l’Udinese dovesse confermare Gotti). Le altre hanno deciso di cambiare rotta. Tra le big, solamente Atalanta e Milan hanno continuato con Gasperini e Pioli. Un vantaggio?
Secondo l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, la squadra rossonera potrebbe sì avvantaggiarsi da questa situazione, poiché i giocatori conosceranno già l’idea di gioco dell’allenatore. Altro punto a favore, paradossalmente, sono le poche convocazioni in Nazionale dei componenti della rosa.
Il Milan avrà solamente 4 rappresentanti all’Europeo (Maignan, Kjær, Calhanoglu e Rebic), mentre le altre grandi almeno il doppio (Juventus 12, Atalanta e Inter 9, Napoli 8). Il lato positivo della vicenda è che i calciatori dovrebbero arrivare riposati alla ripresa degli allenamenti e magari con una voglia di rivalsa. È il caso di Theo Hernandez e Calabria, entrambi autori di una stagione maiuscola, ma che non sono stati scelti da Deschamps e Mancini. Continuità e riposo: questo è il mix giusto per iniziare l’annata sulla falsa riga della precedente.