Ventidue maggio duemilaventidue: un anno fa il Milan di Stefano Pioli riscrisse la storia del club in Serie A con la conquista del diciannovesimo scudetto. A Reggio Emilia contro il Sassuolo, nell’ultima giornata di campionato, i rossoneri battono 0-3 i neroverdi e si laureano campioni d’Italia. È il primo trofeo del tecnico emiliano da quando siede su questa panchina, ovvero dall’ottobre 2019.
Una cavalcata gloriosa, fatta di sacrifici. È la vittoria di Rafael Leao, MVP della stagione. È la vittoria di Zlatan Ibrahimovic, tornato a Milano per riportare in alto questo club. È la vittoria dei partenti Alessio Romagnoli e Franck Kessie, pronti a dire addio a parametro zero. È la vittoria di Paolo Maldini e Frederic Massara, i quali hanno sbagliato poco o nulla sul mercato con i limiti imposti dalla proprietà. È la vittoria del Fondo Elliott, che ha salvato il Milan dal baratro, l’ha risanato e l’ha riportato sulla vetta d’Italia. È la vittoria di un popolo che ha avuto a che fare con anni difficili e risultati mediocri per la storia di questo club. Milano non è Milan, Italia è Milan.