Manca solo una partita a concludere un 2022 magico per il Milan, ma il pareggio (che mentalmente sa di sconfitta) di ieri fa riflettere e non poco i tifosi rossoneri: ma il mercato di quest’estate a cosa è servito?
Allo Zini si è visto un grande turnover, complici le squalifiche di Theo e Giroud ed il maledetto Mondiale che fa infortunare tutti vista la compressione del calendario. Le prestazioni dei nuovi, però, sono state tra le peggiori, e ora la scusante dell’ambientamento rischia di diventare forzata visto anche l’avvio di campionato a metà agosto.
Su tutti, fa discutere il destino dei belga: Vranckx, che doveva sostituire un grande come Kessiè è purtroppo quasi sempre fuori dai radar, se non per qualche spezzone di partita. Origi, arrivato da infortunato, ha segnato solo un gol in 13 partite e non ha dato modo di vedere perché i tifosi del Liverpool lo amavano così tanto. De Ketelaere sbaglia tutto il possibile, e non è un accanimento: Pioli e la tifoseria sono disposti ad aspettarlo, a patto che faccia intravedere voglia, cosa che non succede.
Per Adli sembra sempre più probabile un arrivederci, un prestito con l’intenzione di vederlo tornare a Milanello maturato, mentre Dest ha avuto la sfortuna di ritrovarsi spesso dolorante o fuori forma. L’unico in grado di mettere d’accordo tutta la tifoseria è stato, silenziosamente, Malick Thiaw: il giovane tedesco ha fatto benissimo nei pochi minuti disponibili tra Cremona e Verona, salvando anche il risultato coi gialloblu.
Ora ci sarà lo stop forzato per il Mondiale fino a gennaio: per la dirigenza rossonera ci sarà tempo per fare riflessioni e discutere sull’importanza di questa sessione estiva di mercato che, per ora, sta risultando fallimentare, sperando che sia solo un momento e faccia ricredere tutti.