Tutte le strade per la riconferma… portano a Roma. Stefano Pioli lo sa e per questo durante la sosta preparerà il piano per scardinare i giallorossi di Daniele De Rossi. Milan-Roma è uno dei quattro quarti di finale di Europa League uscito dalle palline dell’urna di Nyon, il primo in ordine cronologico. Un derby italiano che sa di futuro: i due allenatori si giocano alla panchina, chi con più rischio e chi con più tranquillità.
La Gazzetta dello Sport odierna si focalizza su questo tema nell’approfondire la doppia sfida all’orizzonte, in programma tra l’11 e il 18 aprile, prima a San Siro e poi all’Olimpico. L’obiettivo dichiarato dei rossoneri è arrivare in fondo alla competizione, rimasta forse l’ultima speranza di permanenza per il tecnico emiliano. Il campionato in questo momento dice secondo posto e qualificazione alla prossima Champions League quasi congelata, a meno di una catena di risultati negativi: per questo motivo l’attenzione si sposta al giovedì.
Una seconda semifinale europea consecutiva, dopo quella di Champions League della scorsa stagione, confermerebbe il Milan come una squadra europea e Pioli come un allenatore che in questi anni ha sempre portato risultati finali più che dignitosi: qualificazione in Europa League dopo una grande cavalcata post lockdown, qualificazione in Champions League e secondo posto, scudetto, semifinale di Champions League e semifinale di Europa League. In quel caso almeno i numeri starebbero dalla sua parte.
Dinanzi questa volta non ci sarà più Mourinho però, a differenza delle ultime gare contro i giallorossi (4 vittorie e 2 pareggi). Ci sarà una Roma diversa e un De Rossi in più in panchina che ha già fatto contenti i Friedkin, ma punta a qualcosa di storico al suo primo anno. Una sfida totale, in campo e sulle panchine: un derby, italiano.