HomePrimo PianoMilan, una rivoluzione a centrocampo: ecco il confronto con la passata stagione

Milan, una rivoluzione a centrocampo: ecco il confronto con la passata stagione

Con l’arrivo di Musah il Milan potrebbe aver completato definitivamente il reparto di centrocampo che, rispetto allo scorso anno, è stato completamente rivoluzionato. La cessione di Tonali in Inghilterra al Newcastle ha permesso ai rossoneri di incassare una cifra attorno agli 80 milioni di euro, poi reinvestita sul mercato.

Rispetto alla scorsa stagione, il centrocampo di Pioli ha cambiato pelle in maniera drastica. Complice l’infortunio di Ismael Bennacer la società si è mossa velocemente sul mercato andando ad acquistare Reijenders dall’AZ Alkmaar, calciatore che, almeno sulla carta, può ricoprire il ruolo dell’algerino. Al tempo stesso, però, è stato acquistato anche Loftus-Cheek dal Chelsea per cercare anche di colmare la lacuna lasciata da Tonali, sebbene i due calciatori abbiano comunque caratteristiche fisiche ben differenti. Infine l’arrivo di Musah permette a Pioli di avere a disposizione un ulteriore calciatore con fisicità e corsa.

I cambiamenti rispetto all’anno passato sono evidenti, soprattutto se si va ad analizzare le caratteristiche tecniche dei nuovi calciatori. Si nota soprattutto un centrocampo decisamente più muscolare, grazie ai centimetri di Loftus e alla fisicità di Musah. Un’altra caratteristica che contraddistingue l’odierna mediana da quella della scorsa annata è la maggiore capacità di inserimento dei nuovi rossoneri: sia Reijenders che Loftus-Cheek sono bravi a proporsi in avanti proponendosi negli spazi, così come si è già intravisto della prime amichevoli estive.

Il centrocampo a due della scorsa stagione era invece differente, in quanto Bennacer rappresentava il vero faro davanti alla difesa capace di prendere il pallone dal basso e iniziare a costruire la manovra rossonera, mentre Tonali era il classico centrocampista box-to-box di grande movimento capace sia di rompere il gioco avversario, ma al tempo stesso impostare anche una nuova azione offensiva. La mediana è sempre stata poi aiutata dal lavoro del trequartista, ovvero Diaz e in talune occasioni Krunic, che si abbassavano sulla linea dei centrocampisti. A differenza però dell’attuale linea mediana, almeno sulla carta, la scorsa stagione si sono visti pochi inserimenti dei centrocampisti nell’area di rigore avversaria.

L’ipotetico passaggio dal 4-2-3-1 ad un 4-3-3 preclude un cambiamento anche nelle caratteristiche dei calciatori, ma in ciò dovrà dimostrarsi all’altezza mister Pioli nel cercare di trovare la giusta alchimia di squadra e nel fare trovare in mediana la giusta sintonia e gli esatti meccanismi di gioco in un modulo differente e con interpreti nuovi.

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