In un’atmosfera cupa caratterizzata da amarezza e delusione per l’ennesima sconfitta in un derby in questa stagione e per il mancato approdo alla finale di Istanbul proprio a spese dei cugini nerazzurri, il Milan ha necessità di rialzare la testa immediatamente e lanciarsi esclusivamente sul campionato, unica competizione rimasta da affrontare.
La stagione si è complicata notevolmente nell’ultimo mese, anche se è evidente che già dopo la sosta Mondiali il periodo nero di gennaio avesse già compromesso gran parte del cammino rossonero in serie A, spegnendo definitivamente il sogno Scudetto e facendo emerge in maniera vistosa i limiti della squadra. La partita di ieri contro l’Inter è stata l’ennesima prova del fatto che i rossoneri dispongano di una rosa corta per poter affrontare due competizioni così impegnative come il campionato e la Champions League.
Ciò che ora va fatto è cercare di ricompattare il gruppo, soprattutto da un punto di vista mentale; la squadra sembra scarica da qualche partita a questa parte, ma le motivazioni in campionato vanno ritrovate. La distanza dalla Champions ora è di 4 punti e a 3 giornate dal termine del campionato nulla è ancora compromesso, ma di certo le cose si sono compicate.
Nel frattempo rimane ancora in bilico la decisione della UEFA sulla penalizzazione della Juventus che potrebbe nuovamente rimettere in gioco il Milan. Chiaramente la squadra non può e non deve fare questi calcoli, dato che la concorrenza per un ultimo posto nella prossima Champions League è molto folta, vedendo Atalanta e Roma con il fiato sul collo.
Quando si parla di “rialzare la testa” non si vuole fare riferimento soltanto all’aspetto mentale, ma anche e soprattutto all’aspetto tecnico-tattico. Da vari giorni ormai i rossoneri sembrano spaesati in campo, con poche idee offensive e una fase difensiva precaria. Il ritmo e il bel gioco dello scorso anno non si vedono da molto e nel caso in cui si avvertono ciò avviene solamente per pochi sprazzi di gara.
Pioli dovrà per questo dimostrarsi bravo nel ricompattare l’ambiente milanista e nel cercare di focalizzare le ultime energie rimaste su quanto di buono si può ancora raccogliere da questa stagione, al di la di un cammino in Europa comunque positivo.