Sta diventando una tradizione poco costruttiva, una costante per nulla gradita delle estati del Milan. Parliamo delle trattative estenuanti che diventano ben presto telenovela, sulle quali banchettano giornali e siti in genere.
I lunghi corteggiamenti sono ormai parte integranti delle finestre di mercato, in parte perché mediaticamente piacciono, ma soprattutto perché molti club hanno pochi soldi da spendere, pertanto ottimizzare la spesa diventa una reale necessità.
Dopo la saga Charles De Ketelaere e l’infinito tira e molla col Club Brugge che ottenne ogni centesimo chiesto, anche l’AZ Alkmaar stava percorrendo gli stessi passi restando inamovibile sulle cifre richieste per il suo mediano.
Tijjani Reijnders, forse più di De Ketelaere, si è esposto sulla sua volontà di vestire la maglia del Milan e questo paradossalmente non stava aiutando il Diavolo. La sensazione è che si potesse chiudere prima di quanto non accadde lo scorso anno col club belga, e così è stato, ma queste tiritere restano antipatiche.
La dirigenza dell’Alkmaar ha scelto per di più una linea comunicativa un po’ cruda e questo aspetto stava piacendo davvero poco ai piani alti di via Aldo Rossi. Sebbene si conoscano queste situazioni, conosciamo quanto ci sia da perdere in queste circostanze e non ci si voleva trovare di nuovo nella spirale nella quale poi si è cacciato De Ketelaere, bloccato anche dalle pressioni.
Sembrava un film già visto, ma il finale è stato diverso, nonostante una trama che ha avuto somiglianze preoccupanti.