È stata la settimana delle firme, dopo mesi di rumors più o meno veritieri. I papabili acquirenti si è compreso poi fossero due, Investcorp e RedBird. Quest’ultimo è passato da outsider a favorito in uno spazio piuttosto breve e naturalmente si è atteso la fine del campionato per concretizzare.
Che ci fosse incertezza su chi, come e quando sarebbe subentrato ad Elliott come azionista di maggioranza, è una fatto del tutto normale. Meno comprensibile è l’attuale balletto a cui stiamo assistendo da giorni.
I tassi d’interesse sono aggiornati un giorno con l’altro, spesso e volentieri senza reali logiche. Le risorse di Gerry Cardinale vengono messe in discussione quotidianamente, nonostante abbia business pregressi in diversi ambiti sportivi.
La sensazione è che la corsa alla notizia, qualsiasi essa sia alla fine prevalga a prescindere. A livello mediatico, anche grossi gruppi a 12 ore di distanza tendono a ritrattare notizie per aggiustare il tiro. Una modalità di fare informazione che onestamente è piuttosto spiazzante.
Sono e saranno settimane necessarie per nuovi equilibri rossoneri. Servirà pazientare e capire coi giusti tempi quale sarà l’indirizzo. Correre per provare a predire il futuro è una perdita di tempo che fa perdere credibilità a tutti. Soprattutto agli attori che passano da disperati in cerca di finanziamenti, a grandi magnati. Con quali collaboratori, quali obiettivi e con quali strategie lo vedremo tra poco, sparare al campanile per pescare la notizia è qualcosa che non vorremmo vedere.