Il Milan è da poco passato da Elliott a RedBird, società di Gerry Cardinale, di cui però in molti sanno poco. Per questo motivo, il Financial Times, uno dei giornali più autorevoli nel mondo economico, ha dedicato un pezzo al nuovo patron dei rossoneri. Dopo una lunga trattativa, Cardinale è riuscito ad acquistare il Diavolo per 1.2 miliardi di euro, cifra record per il mondo calcistico, manovra con cui si è aggiunto al gruppo di proprietari italoamericani di club della penisola, che comprende già Pagliuca, Commisso e Krause.

Per l’ex executive di Goldman Sachs non è comunque la prima proprietà nel mondo dello sport: possiede già il Tolosa in Francia, che ha appena raggiunto la Ligue 1, ma anche un 10% di Fenway Sports Group, società di holding proprietaria di Liverpool e Boston Red Sox, squadra di baseball. Inoltre, ha delle quote di SpringHill Company, azienda di media e intrattenimento fondata da LeBron James e Maverick Carter, oltre che la squdra di cricket indiana Rajasthan Royals.

Gli obiettivi di Cardinale per il Milan si possono trovare nella sua esperienza al Tolosa e in YES, il network regionale dei New York Yankees creato da lui prima di RedBird: la priorità è ovviamente confermare la posizione di vertice dei rossoneri in Serie A, ma si concentrerà anche nel creare intorno a tutto il mondo Milan una piattaforma di intrattenimento degna di una squadra con una storia così importante. Nel frattempo, una società creata ad-hoc da RedBird e Billy Beane, manager di MoneyBall, ha ritirato l’offerta per la piattaforma di biglietteria SeatGeek.

Ci sono comunque ancora dei dubbi: come farà un uomo che non parla italiano a destreggiarsi nel complesso mondo burocratico del belpaese per costruire un nuovo stadio o migliorare San Siro? E come approccerà il mercato dopo la recente vittoria dello Scudetto? Le risposte a queste domande ci saranno nelle prossime settimane, in cui si capirà se il nuovo proprietario supererà la prima sfida o sarà costretto a fare un primo passo indietro.