Il futuro sarà rossonero e Casa Milan ne sono sicuri, tuttavia quello sul campo ancora tutto da decidere: Rafael Leao deve trovare continuità di prestazione all’interno delle partite, così come nel corso della stagione. A Trieste contro il Panathinaikos si è visto a sprazzi ancora un Leao brillante sul dribbling, ma ancora poco incisivo negli ultimi metri.
Ciò che balza all’occhio dell’amichevole contro i greci, però, è la posizione assunta dal portoghese in quello che dovrebbe essere una sorta di 4-4-2. Pioli lo ha schierato esterno largo a sinistra anche se, probabilmente su una sua indicazione, il numero 17 accentrava spesso il proprio raggio di gioco. Il suo ruolo naturale in questo sistema sarebbe quello di seconda punta, come fa notare Gazzetta.it. Il tecnico emiliano gli preferisce Rebic perché più cattivo, agonisticamente parlando, in zona gol.
Da affinare, sebbene si vedano i primi miglioramenti, l’intesa con Theo Hernandez. La posizione lo obbliga a dialogare con il compagno di fascia, il quale fa lo stesso movimento che piace a Leao, solo che all’ex Lille piace farlo palla al piede: andare sul fondo. Questi sincronismi in un 4-4-2 vanno studiati e perfezionati, per far sì che quello possa essere un ruolo nel quale il giocatore potrà esprimere al meglio il suo potenziale.