Non poteva arrivare in maniera migliore l’aritmetica qualificazione in Champions League per il Milan. Lo 0-2 di Bergamo contro l’Atalanta non solo ha portato i rossoneri nell’Europa che gli compete ma ha anche vendicato il 5-0 subito in quel maledetto 22 dicembre 2019. Da quel giorno gli uomini di Pioli hanno aperto un cerchio e inevitabilmente l’hanno chiuso proprio da tutto è cominciato e grazie soprattutto a un ex della partita, ovvero Franck Kessie, soprannominato il Presidente.
Milan, il riassunto della stagione di Kessie
Franck Kessie ha vissuto in prima persona, come quasi tutti i giocatori del Milan, la stagione della svolta. Per l’ivoriano in questa annata di Serie A 13 reti e doppia cifra centrata, come non mai in tutta la sua carriera a livello realizzativo. Dalla sua parte ha il fatto di essere rigorista, perché 11 gol sono arrivati proprio dal dischetto, ma ha dimostrato di non dipendere soltanto dai rigori. Grande stagione sotto tutti gli aspetti, stakanovista imprescindibile per Pioli, onnipresenza in tutte le zone del campo e leader carismatico, come sottolinea giustamente La Gazzetta dello Sport.
Milan, si chiude un cerchio e se ne apre un altro
Per i motivi citati nel primo paragrafo la partita contro l’Atalanta ha inevitabilmente chiuso un cerchio e ora, inevitabilmente, se ne deve aprire un altro. Quello in cui il Milan torni ai vertici del calcio europeo e che ritorni a giocare grandi partite per crescere ulteriormente dopo questa stagione che ha visto un netto miglioramento da parte di tutti i singoli giocatori e anche di Pioli. In tanti saranno protagonisti per la prima volta in Champions League e, come detto nella lettera di Gazidis ai dipendenti, questo è l’inizio di un percorso ambizioso. Percorso che non si poteva aprire nella maniera migliore.