Ignazio Abate, allenatore del Milan primavera, ha parlato ai media presenti dopo la sconfitta per 3-1 contro l’Hajduk Spalato, sconfitta che è costata ai rossoneri l’eliminazione dalla Youth League ad un passo dalla finale. Di seguito tutte le sue dichiarazioni.
Sul percorso fatto e sulla partita di oggi: “Questo deve essere un punto di partenza. Sono orgoglioso dei ragazzi e del percorso che hanno fatto. Usciamo rammaricati contro una squadra che non ci ha mai messo sotto ma usciamo a testa alta. Gli episodi non hanno girato a nostro favore, e abbiamo commesso alcuni errori che purtroppo a questi livelli li paghi. Ci lecchiamo le ferite, sarà una notte difficile, ma c’è da tenere la testa altissima. Ora ci giochiamo le ultime otto partite di campionato, non sarà facile ma abbiamo tutte le qualità per fare un ottimo finale di stagione”.
Su quanto ha pesato l’emozione sul match: “Penso tanto, siamo partiti contratti, non eravamo pulitissimi, ma credo sia normale. Giocare davanti a così tanti spettatori non è facile, mi immedesimo nei panni dei ragazzi, era bellissimo e tanto emozionante, ma le gambe ti tremano. Nonostante ciò dopo che abbiamo rotto il ghiaccio abbiamo fatto una partita di carattere, orgoglio e cuore. Siamo maturati molto rispetto all’inizio dell’anno e abbiamo messo qualità, abbiamo giocato a calcio. Sono convinto che i miei ragazzi avranno un futuro roseo”.
Sui miglioramenti di alcuni talenti in squadra: “Tutti, dai più grandi ai più giovani. Coubis è cresciuto tantissimo nell’interpretazione del ruolo e della personalità. Anche i 2005 negli ultimi mesi sono cresciuti tanto, sembravano 2004/2003”.
Se è stata la spensieratezza a mancare nella partita di stasera: “Sì, è mancata. Il nostro però è un gruppo unito, tutti si trascinano a vicenda. Abbiamo subito i primi venti minuti ma poi la squadra si è sciolta. Avevamo in campo anche un 2006 oggi, oltre ad un 2005, ma aldilà dell’età cosa posso chiedere di più ai miei ragazzi?”.
Se ha ricevuto messaggi da parte della società e della proprietà: “Sì e avete visto che la dirigenza era al completo anche oggi. Ci seguono e ci confrontiamo tantissimo, parliamo dei ragazzi, della metodologia dei lavori e indubbiamente alla base c’è la crescita del gruppo, che è fondamentale. Ovviamente poi il tutto va fatto coincidere con il risultato sportivo perché è un mezzo importantissimo di crescita. Non baratterei mai la prestazione dei miei ragazzi con quella degli avversari, ma allo stesso tempo anche noi vogliamo vincere, non vogliamo essere quelli fine a sé stessi. Possiamo fare il prossimo step”.
Su dove si vede nel futuro come allenatore: “Non sono uno che si fa troppi pensieri nella testa, l’anno scorso ho iniziato con una categoria perfetta, quest’anno mi è capitata questa possibilità e ovviamente indubbiamente io sono competitivo e un domani mi piacerebbe misurarmi contro i più grandi. In questo momento qua sto facendo il mio percorso, sto crescendo insieme ai miei ragazzi. Quest’anno anche io ho sbagliato insieme a loro, ma noi cresceremo insieme e l’anno prossimo saremo ancora più pronti. Sono contento qui, i ragazzi mi appassionano. Finché avrò questa possibilità andrò avanti e poi vedrò quello che succederà nella mia carriera”.
