Oggi, la Gazzetta dello Sport, sottolinea come Pioli abbia raddrizzato il Milan ed abbia costruito un gruppo che in autonomia, anche senza di lui, sa cosa fare. In realtà il mister è sempre presente tra videochiamate e droni. La logica e la tranquillità che ha portato lui, non l’aveva portata nessuno negli ultimi anni.
Il Milan, da tanti esaltato per il post-lockdown, giocava già bene da gennaio, nota la Rosea. Gli inserimenti di Kjaer ed Ibrahimovic hanno dato un boost importante alla squadra, ma al contempo si sono rivalutati dei giovani. Il 4-2-3-1 pioliano ha esaltato il centravanti svedese, così come Saelemaekers che, con la sua irruenza ed il suo coraggio può garantire dinamismo ovunque. I due mediani, Kessie e Bennacer, sono cresciuti esponenzialmente, diventando una coppia strepitosa. Il fondo Elliott ha trovato, “senza scomodare filosofi e santoni“, l’uomo giusto per creare e valorizzare il gruppo. Alla lista dei giocatori valorizzati vanno assolutamente aggiunti anche Rafael Leao e Davide Calabria, rivitalizzati dalla cura Pioli. L’impresa più grande ancora da realizzare è una: convincere Deschamps a convocare Theo Hernandez. Forse, di questi tempi, meglio così.