HomeIn evidenzaKrunic saluta con 6 mesi di ritardo. Quante incomprensioni in questa vicenda

Krunic saluta con 6 mesi di ritardo. Quante incomprensioni in questa vicenda

Quando una squadra non ha equilibrio, spesso ha un problema tattico correlato al centrocampo. Al Milan le distanze corrette tra i reparti mancano dai tempi di Kessie. È verosimile che il peccato originale sia stato proprio non esser riusciti a sostituire l’ivoriano.

Nell’estate dove Pioli ha un po’ avuto maggiore voce in capitolo e peso nelle decisioni sul mercato, una delle scelte strategiche più determinante è stata quella di trattenere Rade Krunic e insignirlo della titolarità nonché centralità della mediana ed in qualche modo anche del nuovo corso, ovvero vertice basso nel 4-3-3, modulo di riferimento all’inizio di questa annata.

Rade è stato un funzionale e determinante dodicesimo uomo nelle stagioni precedenti a questa. Ha ricoperto diversi ruoli, risultando molto utile come trequartista atipico. Gli si richiedeva inserimenti senza palla, primo pressing e copertura. Poi pian piano il tecnico gli ha arretrato la posizione, portandolo nella mediana a due davanti alla difesa, quasi sempre accanto a Tonali.

Ha sempre goduto della fiducia di Pioli e sul campo il più delle volte il suo impiego ha pagato dividendi. Tuttavia la sua età – 30 anni – e il contratto in scadenza nel 2025, ne hanno fatto un uomo mercato come predetto già nella finestra estiva, dove proprio il Fenerbahce l’ha tentato.

Dirimente è stata la volontà dell’allenatore di trattenerlo in rossonero. Probabilmente poi qualcosa deve essersi rotto in primis nel rapporto di fiducia tra i due. Krunic è passato in pochi mesi da esser titolare ad esser escluso dai convocati, finendo di fatto sul mercato.

È oggettivo che in questo modo la società abbia incassato meno dalla cessione del bosniaco e soprattutto la visione del mister di Rade regista non abbia consentito al club di acquistare a luglio un giocatore più adatto per caratteristiche al ruolo vacante.

Nessuno in questa vicenda si è mosso in modo corretto. Ma soprattutto ci ha perso l’allenatore che ha anche perso credibilità. Ora tatticamente si riparte da una pagina bianca ma aver tutto da rifare a gennaio non è affatto un bene.

Milan: Rade Krunic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Rade Krunic (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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