Squadra che vince non si cambia? Per Stefano Pioli non è affatto così. Squadra che vince si cambia, eccome, e il tecnico rossonero – alle volte criticato per il mancato apporto dei nuovi acquisti all’interno della propria formazione – ne è la prova vivente.
L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport in edicola ha descritto il modus operandi e le scelte del tecnico emiliano, capace di poter cambiare da una partita ad un’altra, sfruttando quasi appieno il proprio organico. Proprio secondo quanto scrive la Rosea, nelle 18 partite disputate dai rossoneri tra campionato e Champions League, il Milan non ha mai riproposto la stessa identica formazione.
Grande testimonial di questo discorso, è la nuova staffetta legata a Origi-Giroud. L’attaccante francese, nonostante la doppietta ed una strepitosa partita disputata contro il Salisburgo, siederà un panchina per lasciare spazio ad Origi, che ha trovato la prima rete in rossonero contro il Monza lo scorso 22 ottobre.