History repeating. A quanto pare è proprio cosi per quanto riguarda questa sessione di mercato. Stiamo assistendo a modalità già viste in questi anni, il che lascia chiaramente intendere che sia una strategia ben delineata della società. Suona ormai come uno statement: il Milan non partecipa ad aste per nessun giocatore, al di là del ruolo, dell’età, del prezzo.
Queste settimana è il turno di Kaio Jorge del Santos, conteso secondo i rumor dal Diavolo, dal Benfica e dalla Juve, con quest’ultima al momento in vantaggio sulle contendenti. Ad inizio sessione era stata la volta di Junior Firpo, individuato come alternativa a Theo Hernandez, ha visto inserirsi poi nella contesa il Leeds che alla fine ha strappato l’ok del Barcellona e del giocatore.
Nessun dramma in via Aldo Rossi, sfumato Firpo si è virato su Ballo-Tourè e ci si è concentrati su di lui, chiudendo in pochi giorni il suo passaggio in rossonero. In questi giorni invece sentiamo i primi nomi che possano rappresentare un’opzione in caso Kaio Jorge si accasasse altrove, e stiamo imparando a conoscere Kolo Muani del Nantes e della Francia under 21, punta centrale del 1998.
La via era già stata tracciata da Sensi e Veretout nelle estati scorse. Il Milan formula un’offerta che ritiene congrua e se qualcuno va al rialzo, si cambia obiettivi. La sostanza è che dirigenza e staff tecnico individuano caratteristiche tecniche e fisiche di un obiettivo, non il nome e cognome. Le idee ci sono, i budget sono fissati e la programmazione è ben delineata e questo conta più di tutto.