Divock Origi è sbarcato ieri sera a Milano e oggi ha svolto le visite mediche, firmando il contratto che lo legherà al Milan per quattro stagioni. Di certo il belga non è il bomber che ci si aspettava: o meglio, non è il bomber da 20 e passa gol che al Milan è mancato. Perché, dati alla mano, delle squadre nella colonna sinistra della scorsa classifica, i rossoneri sono stati gli unici senza un vero bomber.
Origi non farà 20 gol, ma li farà ugualmente
Sono sicuro che l’arrivo di Origi al Milan servirà comunque parecchio. Molti dicono, me compreso, che non farà tanti gol: vedremo. La sua carriera lo dice a chiare lettere: negli ultimi anni ha giocato con il contagocce, difficile dare un giudizio concreto. Certo, nel 2019-2020 giocò ben 28 partite, ma realizzò solo 4 reti. Detto questo, però, c’è anche un fattore positivo nel vedere Origi in rossonero: in pochi lo conoscono.
Se non segna, lo farà qualcun altro
Detto che forse non segnerà molto, Origi farà però segnare gli altri. Guardate cos’è successo quest’anno, ad esempio, con Giroud: pochi gol (ma pesanti, eccome!) e tanti compagni di squadra e segno. Non parlo di Ibrahimovic, assente ingiustificato quest’anno, ma il discorso sarebbe chiaramente differente perché Ibra è bomber di natura. Dunque, a chi si lamentava che il Milan doveva prendere un bomber, dico io: ma chi volevate, Belotti? Fa la differenza? Immobile? Suvvia, è stato preso un signor giocatore, vedrete; dategli tempo e vi farà impazzire.