All’Olimpico ha fatto 5 in stagione, tutti in campionato e tutti da 3 punti, ma questo è solo l’inizio. Noah Okafor ha mostrato, di nuovo, le sue qualità da subentrante decidendo un’altra gara, come aveva fatto all’andata contro i biancocelesti, a Udine e contro il Monza in casa. Ha giocato poco finora perché è apparso 19 volte in Serie A, di cui tre sole da titolare, per un totale di 509′: poco spazio, alta resa.
La Gazzetta dello Sport odierna sottolinea come lo svizzero sia nel presente e nel futuro del Milan. Ha un contratto fino al giugno 2028, ma è un giocatore che può dare ancor di più rispetto a quanto dimostrato finora, soprattutto se si limitano i problemi fisici. Il dualismo tra lui e Leao funziona abbastanza bene. Lui che è arrivato per essere in prospettiva, forse, il sostituto del portoghese e ora si ritrova ad esserne l’alternativa di lusso: nessuna lamentela e tanta dedizione, l’amicizia aiuta.
Difficile immaginarlo in campo contro lo Slavia Praga dal 1′, molto più probabile pensarlo titolare contro l’Empoli, anche perché il compagno sarà squalificato. Con lui ci sarà anche Jovic dopo le due giornate di squalifica, il suo gemello del gol: quella rossonera è la squadra che ha segnato più reti in questa stagione con giocatori entrati dalla panchina (13) nei top 5 campionati europei e il merito è soprattutto dello svizzero e del serbo. Ma se sul secondo ci sono dubbi su quel che succederà oltre maggio, sul primo non ce ne sono: Noah Okafor è a Milan per restare a lungo.
![Milan: Noah Okafor (Photo Credit Agenzia Fotogramma) Milan: Noah Okafor (Photo Credit Agenzia Fotogramma)](https://www.milanpress.it/wp-content/uploads/2024/03/Okafor-MilanPress.webp)