Dopo un filotto di quattro partite giocate contro squadre che difendono a 3, domani sera il Milan affronterà un avversario che solitamente gioca a 4 dietro. La Fiorentina di Italiano spesso si schiera 4-1-4-1 e nella gara di domani non dovrebbe introdurre particolari novità.
Stefano Pioli ha giocato quattro match col 3-4-1-2 (o 3-4-2-1), contro Torino, Tottenham, Monza e Atalanta. Quattro vittorie con altrettanti clean sheet. Il modulo non è la panacea di tutti i mali, ma dopo il mese di gennaio dove sembrava che i rossoneri non sapessero più vincere, ora con alcuni aggiustamenti tattici, qualche certezza è tornata e con esse anche i punti.
A Firenze però proprio dal punto di vista tattico la differenza sarà che l’opponente non giocherà a specchio. Potrebbe essere una sfida meno uomo contro uomo come sono state invece quasi tutte le ultime quattro come predetto.
Il Milan sarà costretto a cambiare alcuni interpreti per infortuni e squalifiche. Sebbene il rientro di Bennacer possa rappresentare un upgrade, le assenze di Leao e Diaz potrebbero pesare nell’interpretazione della nuova versione del Diavolo.
La chance dal primo minuto per De Ketelaere e Rebic però potrebbe essere una chiave per ridare imprevedibilità, perché anche il Milan 2.0 ormai chi l’affronta lo studia nella sua nuova veste, ma i cambi forzati e non potrebbero aiutare Pioli a mantenere qualche segreto.
È una giornata importante perché la maggior parte delle avversarie per la corsa Champions è impegnata in scontri diretti. La partita del Franchi è già complicata di suo perché la Fiorentina ha un roster superiore alla classifica fin qui ottenuta, ma ha in palio 3 punti che pesano più di altre giornate.