L’ex centrocampista rossonero Antonio Nocerino, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, nell’edizione odierna, ha parlato del Milan di Stefano Pioli e delle ambizioni di questa squadra. Ecco le sue parole, in primis sulle somiglianze tra questo Milan e quello che vinse lo scudetto nell’annata 2010-2011.

”Sono due squadre totalmente diverse, per potenziale e obiettivi, ma in comune hanno il concetto di gruppo: Pioli ha fatto un lavoro eccezionale, ne ha costruito uno giovane ma già molto compatto. E in campo questo è un aspetto che fa la differenza”.

Sull’assenza di Ibrahimovic: “Ma Zlatan è un trascinatore a prescindere. Ha cambiato la mentalità dei compagni già in allenamento: è da lì che comincia a “lavorare” su chi gioca con lui. Gli anni passano ma Ibra non cambia, tira il gruppo esattamente come faceva ai tempi di Allegri. Però penso che stavolta Kjaer gli abbia dato una mano: ha portato esperienza e tranquillità in difesa”.

Sull’arrivo di Tonali: “Con me sfonda una porta aperta, Tonali è un calciatore che mi piace da impazzire. È già molto maturo nonostante abbia solo vent’anni, e soprattutto è un centrocampista completo, in grado di fare tutto in mezzo al campo. Con Pioli può giocare con qualunque assetto: che stia in una mediana a tre o a due, Tonali alza il livello sempre e comunque. E va detto che il Milan in quel reparto era già messo piuttosto bene con Kessié e Bennacer… in generale, comunque, credo che i dirigenti abbiano operato bene sul mercato”.

Sull’obiettivo del Milan: “Tra le prime quattro, è da Champions League. La continuità, sia a livello sportivo che manageriale, darà i suoi frutti”.

“Un’identità di gioco ben precisa: tutti sanno sempre cosa fare. Il Milan oggi è una squadra tremendamente difficile da affrontare: sono nelle condizioni di poter battere chiunque. Inter compresa, ovviamente” così termina Nocerino, alla domanda sul cosa il Milan abbia in più delle altre squadre in lotta per la Champions.