Ancora non è iniziata, ma la trattativa per il rinnovo di Gigio Donnarumma è già al centro dell’attenzione dei media, vogliosi di scoprire quale sarà il futuro del portiere oggi rossonero.

Due cose sono chiare in partenza: la prima è l’amore di Gigio per la maglia del Milan; la seconda è che Mino Raiola non farà sconti e cercherà di strappare un accordo che garantisca uno stipendio da vero top player.

Donnarumma, dal canto suo, può mettere pressione al suo agente per il rinnovo, tuttavia è chiaro come sia arrivato il momento, per lui e per il Milan, di fare quel salto che porta alla Champions League, palcoscenico che ancora manca al portiere di Castellammare di Stabia.

Stando ai rumors, perché di questi ancora si tratta, Mino Raiola avrebbe fatto richiesta di un ingaggio da 10 milioni di euro netti all’anno per il suo assistito, cifra improponibile per il Milan, che già ha fatto un grande sacrificio per l’ingaggio di Zlatan Ibrahimovic da 7 milioni l’anno.

Sicuramente si tratterà, certo è che anche la stessa società non può permettersi di restare ferma sulla sua proposta da 6 milioni l’anno, stesso stipendio che il giocatore percepisce ora.

Le possibili soluzioni per Donnarumma

Come scrive oggi Tuttosport, ci sarà bisogno di uno sforzo anche del Milan, se la volontà del club è quella di trattenere il suo gioiello. Ciò non significa accettare le condizioni imposte da Raiola, bensì cercare un compromesso che renda felici tutti.

Questo compromesso può essere trovato su una cifra intermedia, indicativamente 8 milioni di euro, con l’aggiunta di una clausola rescissoria valida in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League. Il valore di questa clausola sarebbe da discutere, perché già in passato se n’era parlato e Raiola spingeva per tenerla bassa, mentre il Milan spingeva per darle un valore elevato.

Ciò che è da evitare categoricamente è la possibilità di perdere il portiere a parametro zero perché sarebbe una macchia indelebile nella storia recente del club. Ci sono voci che parlano della volontà di Raiola di portare Donnarumma a Torino, sponda Juventus, gratuitamente, ma vanno prese con le pinze perché si tratta pur sempre di voci.

La palla passa all’agente ed alla dirigenza, ai quali spetta il compito di arrivare ad una sintesi che soddisfi entrambe le parti. Donnarumma è una pedina fondamentale nello scacchiere del Milan del futuro e come tale dev’essere trattato, costi quel che costi.