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Sarà Milan-Napoli per tre volte in venti giorni: ecco perché Pioli ha più armi tattiche di Spalletti

Tre sfide al Napoli in meno di venti giorni per il Milan. Pioli sfida Spalletti: l’allenatore toscano ha scippato il campionato ai rossoneri, che da gennaio hanno detto addio al sogno di vincere il secondo scudetto consecutivo, e dunque di raggiungere la seconda stella. Milan e Napoli, però, hanno due storie completamente differenti, e questo, anche se non lo si vuole ammettere, può fare la differenza in Champions, mentre in campionato, i partenopei hanno dimostrato una superiorità disarmante. È proprio la sfida in campionato lo scoglio principale per entrambe, perché resta decisiva – soprattutto per il diavolo – in chiave qualificazione alla prossima coppa dei campioni. Entrambe non vorranno mettere in atto le armi principali, per non rischiare di trovarsi senza nelle due gare dei quarti di finale di Champions. Ma il Milan, da questo punto si vista, è leggermente favorito, ed ecco il perché.

Sebbene l’armata partenopea viaggi ad una velocità insostenibile per le inseguitrici, che quest’anno hanno lasciato punti anche in gare – sulla carta – scritte, hanno solitamente messo in campo lo stesso schieramento, con Spalletti che ha potuto contare sempre sugli stessi 13/14 uomini. Pioli, invece, nonostante le numerose difficoltà, gli infortuni, le squalifiche, ha cambiato più volte aspetto tattico, avendo la possibilità di sfruttare una squadra molto dinamica. Che sia uomo contro uomo nel 4231, che sia con difesa bassa nel 343, ed infine con una squadra bilanciata nel 433, il Milan può utilizzare più modi per impensierire gli avversari. Ad esempio, al termine della sconfitta di Udine, Pioli ha affermato che si potrebbe tornare al 4231, il modulo che ha rilanciato il Milan nella scorsa stagione, portandolo alla vittoria del tricolore. In questo modo, le posizione dei calciatori non sarebbero fisse, ma anzi, l’intenzione sarebbe quella di riempire gli spazi lasciati dagli avversari, ed attaccare alle spalle dei difensori. All’andata, in campionato, il Milan giocò una partita bellissima, intensa, terminata con la sconfitta solo a causa della malasorte. Ecco perché non sarebbe una sorpresa se Pioli scendesse in campo con questo schieramento, magari con Krunic a uomo Lobotka, e Leao nuovamente largo a sinistra, libero di sfoderare le sue qualità.

Milan: Paolo Maldini e Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Paolo Maldini e Stefano Pioli (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Nella prima di Champions, invece, è probabile che Pioli voglia scendere in campo con una squadra solida ma, con l’obiettivo di segnare almeno una rete, e subire poco. Come fatto all’andata contro il Tottenham, per intenderci. Sicuramente ottenere un buon risultato in casa, permetterebbe di pianificare al meglio il ritorno, ma un passo alla volta…Probabilmente l’ambiente ha captato l’importanza di una sfida di questo calibro, e la preparazione sarà perfetta in ogni dettaglio. Il ritorno sarà sicuramente una sfida di fuoco (gara d’andata permettendo), ma ciò che conterà sarà mettere in campo tutte le sicurezze.

E quindi si, il Napoli parte favorito per la perfetta stagione che fino a questo momento ha disputato, ma il Milan di Pioli ha maggiori armi tattiche da poter sfruttare, detto che Osimhen e Kvaratskhelia quest’anno sembrano inarrestabili, e le attenzioni saranno tutte rivolte su di loro. Al diavolo il compito di impensierire gli azzurri, provando ad esaltarsi e ad esaltare il tifo rossonero, che ha fame e voglia di tornare a competere anche in Europa.

Milan-Napoli: Fikayo Tomori e Giacomo Raspadori (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan-Napoli: Fikayo Tomori e Giacomo Raspadori (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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