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Grinta e milanismo, da Jack Bonaventura a Sandro Tonali: la dimostrazione di chi ha il Milan nel cuore

Sei stagioni al Milan, condite da 35 gol e 30 assist, e un cuore che, nel profondo, rimarrà sempre rosso e nero. Giacomo Bonaventura ha segnato ieri il gol vittoria contro l’Inter, un gol festeggiato come se fosse il più bello della sua carriera, un gol festeggiato come se la partita di ieri fosse un derby personale. D’altronde, l’ex numero 5 del Milan, non ha mai nascosto l’eterno amore per quella maglia, che ha sempre onorato durante le 184 partite ufficiali disputate.

Un milanismo che, qualsiasi tifoso rossonero vorrebbe vedere in tutti i giocatori che indossano questa prestigiosa maglia, ma che purtroppo non sempre vedono. Jack nella sua ultima partita a San Siro con il Milan, vinta 3-0 contro il Cagliari e condita anche da un assist, ha sentito forti emozioni travolgerlo, mentre a centrocampo rivolgeva un ultimo saluto a quello stadio vuoto (causa norme anti-covid), che avrebbe rivisto solamente da avversario. “Purtroppo non c’erano i tifosi, volevo salutarli perché sono stati sempre vicini nonostante gli anni un po complicati. – ha riferito ai microfoni di Sky Sport l’attuale viola nel post partita di FiorentinaMilan di un mese fa – Però poi quando sono tornato a San Siro due anni fa, con la Fiorentina, comunque mi hanno fatto un applauso incredibile, da pelle d’oca. San Siro è uno stadio incredibile e con un tifo fantastico.”

Un applauso che non viene rivolto a qualsiasi ex rossonero, ma solo a chi quella maglia l’ha sempre onorata, senza chiedere nulla in cambio, ma solamente perché il suo cuore si era legato a quei colori. Negli ultimi anni i rossoneri hanno visto diversi giocatori lasciare il Milan per inseguire i soldi, scelta sicuramente rispettabile, ma che dimostra anche che l’attaccamento alla maglia, per alcuni, arriva fino ad un certo punto, e questo gli amanti del Diavolo tendono a non perdonarlo. E’ un pensiero senz’altro condivisibile, se si conta anche che negli anni d’oro, ci sono state tante bandiere che quella maglia, proprio non volevano sentirne di lasciarla.

Giacomo Bonaventura ai tempi del Milan - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Giacomo Bonaventura ai tempi del Milan – MilanPress, robe dell’altro diavolo

 

NON CI SONO PIU’ I MILANISTI DI UNA VOLTA?

La voglia di milanismo non è mai andata in disgrazia, c’è sempre stata e c’è tutt’ora, sicuramente in forma minore. I più nostalgici ricorderanno certamente la famiglia Maldini, da Cesare a Paolo, arrivando a Daniel nei giorni nostri, poi Franco Baresi, Gianni Rivera, Mauro Tassotti, Gennaro Gattuso, e così si potrebbe andare avanti ancora. In questo periodo non prettamente ricco di trofei, si sente sempre più il bisogno di amanti del mondo Milan, che abbiano davvero voglia di riportare lo storico club nel posto che gli spetta di diritto. Paolo Maldini ad esempio, da quando è entrato a far parte della dirigenza rossonera, ha sempre fatto tutto ciò che fosse nelle sue possibilità per migliorare la situazione che in quel momento era ben più che grave.

I tifosi erano ormai spazientiti e stufi di vedere una squadra senza identità, senza voglia di lottare, senza sangue rossonero che scorreva nelle vene, poi, anche grazie al grandissimo lavoro del sopra citato dirigente, in 3 anni si è arrivati a vincere uno scudetto insperato ma meritato. E in questa squadra, Campione d’Italia, in tanti hanno dimostrato di tenere davvero alla causa per cui lottavano, sfatando quel mito che dichiara che “i giocatori non giocano più per amore della squadra, ma solo per soldi“. L’esempio più lampante è sicuramente Sandro Tonali, che pur di rimanere a Milano si è abbassato lo stipendio, e si è meritato il conseguente aumento con i fatti, con la grinta messa in campo in quel meraviglioso 2022.

Non ci saranno magari più i Maldini e Baresi di una volta, ma ci sono Tonali, Calabria, Theo Hernandez, che onorano sempre quella maglia che portano addosso dando il massimo e, pur di rimanere rossoneri, si adeguano al contratto che il Milan, con le sue disponibilità economiche, può offrire loro.

Milan: Theo Hernandez (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Theo Hernandez (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

 

 

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