Nel corso della giornata di ieri, dopo aver trascorso due mesi in Svezia, Zlatan Ibrahimovic è tornato in Italia. Il centravanti nativo di Malmoe, che nelle scorse settimane si è allenato con l’Hammarby e ha potuto lavorare sul campo, dovrà ora rimanere isolato per almeno due settimane. Tuttavia, quella della prima punta classe ’81, che nella sua seconda esperienza tra le file del Diavolo ha al momento collezionato 10 presenze, 4 gol e un assist, sarà una quarantena diversa rispetto a quella dei suoi compagni di squadra. La società ha deciso di concedere all’attaccante classe ’81 di rimanere a Milanello. Il giocatore, che dormirà nel centro sportivo rossonero, sarà isolato rispetto al resto della truppa e riceverà cibo da asporto. In ogni caso, quando non ci saranno i compagni di squadra, l’ex bomber dei Los Angeles Galaxy potrà scendere in campo e allenarsi. Il tutto per quattordici giorni, dopodiché potrà unirsi al resto del gruppo.
Al termine della stagione in corso, il numero 21 dei rossoneri dovrà poi incontrare Ivan Gazidis per decidere il proprio futuro. Il dirigente sudafricano vorrebbe liberarsi degli ingaggi pesanti e degli over 30, ma per Ibra, che in questi mesi ha offerto un buon rendimento e ha agito da leader, potrebbe fare uno strappo alla regola. In merito, molto dipenderà anche da chi sarà il futuro allenatore del Milan. Se arrivasse Rangnick, che non ha mai voluto accentratori, Zlatan, che ha chiesto alla società di costruire una squadra in grado di chiudere il prossimo campionato tra le prime quattro, potrebbe infatti non rinnovare e concludere altrove la propria carriera.