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Tre motivi per cui questo mercato non sarà come quello delle “cose formali”. Ma quanto sarebbe bello se…

In una recente intervista, Paolo Scaroni ha voluto frenare gli entusiasmi: “Furlani fa un acquisto alla settimana, non penserete mica che continueremo così fino al 31 agosto?“. Il presidente rossonero era ironico, ma intanto la media sta venendo rispettata eccome: il Milan è uno dei club italiani più attivi sul mercato, con già sette colpi piazzati: cinque per la Prima Squadra (Sportiello, Romero, Loftus-Cheek, Pulisic e Reijnders), e due che verranno aggregati alla Primavera, ma che faranno più di una capatina con i “grandi” (Raveyre e Jimenez, che in queste ore è sbarcato a Milano per visite e firme).

Il modus operandi del “nuovo Milan” targato Furlani-Moncada-D’Ottavio è piuttosto chiaro e limpido: ceduto Tonali, il Diavolo ha deciso di rinforzare la rosa investendo il tesoretto a disposizione – 110/120 milioni fra quelli incassati dal Newcastle e il budget messo a disposizione dal club – su tanti giocatori, tutti con una valutazione simile (intorno ai venti milioni), che peseranno annualmente nel prossimo bilancio intorno ai dieci milioni. E in questa direzione il Milan prosegue a lavorare, se si pensa che anche le offerte per Musah, Danjuma e Chukwueze sono intorno ai venti milioni, bonus più bonus meno. Altro punto in comune è l’età: escluso Musah, si tratta di profili tutti tra i 24 e i 27 anni, dunque né giovanissimi né troppo maturi, ma nel pieno della loro carriera e pronti per dare subito un contributo. E sono tutti multi-ruolo.

Il 2023 come il 2017? Un rischio che il Milan non corre

Insomma, una strategia ben chiara che a qualcuno, però, ha rievocato ricordi poco felici: sui social, qualche tifoso ha espresso il timore che questa estate possa ripercorrere le orme di quella del 2017. Anche allora vi era una società nuova, anche allora vi fu una vera e propria rivoluzione, con ben undici acquisti compiuti dalla coppia Fassone-Mirabelli, ma – a parere di chi scrive – le similitudini si interrompono al mero aspetto quantitativo. Alla fine del mercato manca ancora un mese e mezzo, ma in tutta onestà si vede una maggiore logica negli acquisti compiuti finora, ed inoltre il Milan si trova in una situazione economico-patrimoniale infinitamente più florida rispetto a sei anni fa, ha maturato un appeal maggiore nel panorama europeo, e soprattutto la rosa ha una solida base su cui poggiarsi (Maignan, Calabria, Tomori, Theo, Bennacer, Leao, Giroud), a differenza di allora, quando dal mercato si cercavano anche dei leader, poi rivelatisi totalmente inadeguati.

Insomma, pur senza esaltarsi oltremodo prima del tempo, si può guardare con concreta fiducia alla prossima stagione, anche se sarebbe decisamente molto bello che il Milan piazzasse una gustosa ciliegina sulla torta, magari portando alla corte di Pioli un colpo da novanta in attacco, per non dover ancora sperare nella integrità fisica di Olivier Giroud. Staremo a vedere, al ritmo di un acquisto a settimana…

Twitter: @Juan__DAv

Giorgio Furlani, Franco Baresi, Daniele Massaro a Milanello - MilanPress, robe dell'altro diavolo
Giorgio Furlani, Franco Baresi, Daniele Massaro a Milanello – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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