Sono passati solamente sette giorni dalla vittoria al Gewiss Stadium contro l’Atalanta e al ritorno in Champions League del Milan. Solitamente la settimana seguente alla fine del campionato, è una settimana relativamente tranquilla, ma non questa volta. Il primo scossone è arrivato da Paolo Maldini con l’acquisto di Mike Maignan dal Lille campione di Francia e inevitabilmente dall’addio annunciato di Gianluigi Donnarumma.

IL RITORNO ALLA NORMALITÀ: IL MILAN PRIMA DI TUTTO

Il Direttore Tecnico del Milan ha ricevuto complimenti da parte tutti, dalla carta stampata agli ex compagni e dirigenti. L’aver messo alla porta il numero 99 rossonero, dopo il mancato rinnovo avvenuto gli scorsi anni è stata una mossa che nessuno si sarebbe mai aspettato. Mossa strategica avvenuta in tempi brevissimi, un fulmine a ciel sereno, come i suoi tackle in scivolata da giocatore. L’ex capitano rossonero attraverso questo gesto ha ridato forza e dignità a tutto l’ambiente.

Il Milan viene prima di tutto: questo è lo slogan che è stato professato sempre dal numero 3 per eccellenza. Nessun giocatore verrà mai prima della maglia e la separazione dall’attuale portiere della Nazionale lo dimostra. Alzi la mano chi avrebbe lasciato andare a parametro zero un giocatore con la valutazione che oscilla tra i 50 e i 60 milioni in questo preciso periodo storico. Molti avrebbero ceduto e si sarebbero fermati, quasi “costretti”, a rinnovare il contratto alle condizioni dettate dall’altra parte. Molti, ma non tutti.

CALHANOGLU COME DONNARUMMA

Il Milan vive, analogamente a Gianluigi Donnarumma, un altro rinnovo scottante: quello di Hakan Calhanoglu. Proprio come il 99, il trequartista turco vedrà scadere il suo contratto tra pochi giorni e ancora i segnali per un prolungamento non sono arrivati. La forbice tra domanda e offerta è rimasta intatta e nessuno sembra, per ora, fare un passo di avvicinamento per provare a continuare il matrimonio insieme. La strada delineata dal D.T. è chiara, Donnarumma docet. O si rinnova secondo la politica societaria o le strade dovranno per forza dividersi. Ma come ampiamente dimostrato Paolo Maldini e Frederic Massara non si faranno prendere di sorpresa.

Siamo forse davanti a uno spartiacque decisivo. Il passo verso il ritorno al Milanismo e al ritorno dell’attaccamento alla maglia sembra ormai compiuto. I rinnovi, pianificati ormai da tempo, di Davide Calabria e di Franck Kessie vanno proprio in questa direzione. Il ritorno alla normalità è quello che tutti i tifosi si auspicano e la nuova dignità acquisita in questa settimana, è il chiaro segnale che il Diavolo sta tornando!