HomePrimo PianoMaldini difende, ma Pioli risponde: solitudine o no, chi ha ragione?

Maldini difende, ma Pioli risponde: solitudine o no, chi ha ragione?

Hanno fatto certamente scalpore le parole di Maldini ai microfoni di Repubblica, nell’intervista pubblicata – e divenuta virale in poco tempo – nella tarda serata di ieri. L’ex bandiera storica rossonera si è voluta togliere qualche sassolino dalla scarpa in merito al suo allontanamento dal club avvenuto il 5 giugno scorso. Già, perché se già aveva fatto tanto rumore mediatico (con la maggioranza del popolo rossonero che si schierò in favore del figlio di Cesare) il licenziamento suo e di Ricky Massara, quest’intervista ha rincarato la dose.

Tanti sono stati i temi che Paolo ha affrontato durante l’intervista, ma uno specialmente ha creato tante divisioni di opinioni, quello sui nuovi ruoli assegnati al Coach rossonero: “Pioli va ringraziato, – spiega Maldini – è stato fondamentale per i giovani. Però l’allenatore è tra le persone più sole del calcio. Dargli compiti che esulano dai suoi, senza sostegno, lo renderà sempre più solo”. In poche parole, ritiene che la società gli abbia concesso più poteri all’interno dello spogliatoio, ma poi l’abbia lasciato da solo, a doversi sbrigare ogni problema di campo o extra in totale solitudine.

Puntuale però è arrivata la smentita del tecnico emiliano che, durante la conferenza stampa in vista di MilanFrosinone (domani sera a San Siro), afferma: “L’ho detto all’inizio dell’anno: io non sono solo, grazie a Maldini e grazie a Massara, ma il mio solo pensiero è su domani”. 

MALDINI HA RAGIONE? PIOLI È DAVVERO STATO LASCIATO SOLO?

Tutti ricorderanno che la presenza di Maldini e Massara a Milanello era una quotidiana certezza: che ci fosse sole, pioggia o neve, l’unica sicurezza che si poteva avere era di trovarli li prima o durante l’allenamento. Leao, durante i suoi periodi di difficoltà ha sempre fatto affidamento sull’ex bandiera rossonera, ma ancora Theo, Kalulu, Tonali, e chi più ne ha più ne metta. Tutti i componenti della squadra hanno sempre usufruito della mano tesa degli ormai ex dirigenti nei momenti di difficoltà, dai più giovani ai più esperti come anche Giroud o Ibra.

A questo proposito arriva poi precisa la frecciata di Maldini: “Sinceramente, quando oggi leggo che Theo e Leao sono il problema del Milan, dico che al mondo si può davvero raccontare tutto e il contrario di tutto: sono due campioni, ma la loro crescita non è ancora completata e necessitano di qualcuno che li aiuti”. Parafrasando il narrato, è chiaro che ancora una volta punti a sottolineare che il fatto di non aver, quantomeno, sostituto la sua figura e quella di Ricky Massara, abbia fatto piombare Pioli in una situazione di solitudine, da cui per altro o ne esce fuori da solo, oppure nessuno lo aiuterà.

Milan: Paolo Maldini, Frederic Massara all'evento di Fondazione Milan (Photo via AC Milan)
Milan: Paolo Maldini, Frederic Massara all’evento di Fondazione Milan (Photo via AC Milan)

È COSÍ SPIEGATO IL RENDIMENTO NEGATIVO DI QUALCHE SINGOLO?

Come sopracitato, secondo l’ex bandiera storica del Milan, Theo e Leao hanno fermato il loro percorso di crescita, o per lo meno, lo hanno rallentato bruscamente perché non hanno più qualcuno che li segua. Infatti Pioli, dovendosi occupare di più cose contemporaneamente, non può più seguire nello specifico i giovani e aiutarli nella loro crescita come ha fatto in passato, o comunque non può confidare che qualcuno lo faccia al posto suo.

Tante volte questo discorso è stato affrontato sui vari social, creando discussioni che non portavano mai ad un punto di arrivo, ma come mai? Non si ha alcuna prova che, effettivamente, il Coach sia rimasto da solo, anche perché la presenza di Moncada è molto frequente da quelle parti, ma sicuramente da meno nell’occhio.

Certo è che i risultati parlano da soli, e narrano di un Milan – forse – mai in difficoltà come questa volta (nell’era Pioli), perché durante la crisi dell’inverno scorso se non arrivano notizie positive dal campionato c’era la risposta in Champions League o viceversa, quest’anno nessuna risposta in entrambi le competizioni, dove affiorano solo i rimpianti di non aver fatto e dato di più.

È, infine, molto complicato capire se i rendimenti dei giocatori che – rispetto agli anni precedenti – stanno attraversando periodi di magra, siano dovuti al fatto di un Pioli solo a Milanello, oppure da altri fattori che non si conoscono. Fatto sta che, a questo punto, solo il tempo saprà dare una risposta ai tanti tifosi rossoneri amareggiati.

Stefano Pioli, Paolo Maldini, Frederic Massara (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Stefano Pioli, Paolo Maldini, Frederic Massara (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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