Una chiamata per darsi un appuntamento importante. Paolo Maldini ha svelato un aneddoto speciale riguardo a Carlo Ancelotti nella videochat con tifosi e tifose di Rossoneri Kiev. “Sapete qual è il problema? Che anche Ancelotti, che adesso è al Real, ha una questione in sospeso a Istanbul. Subito dopo il sorteggio, mi ha chiamato: ‘Paolo, ci vediamo a Istanbul, sì?’“.
Il direttore dell’area tecnica rossonera ha parlato anche delle ambizioni del Milan in questa Champions League ai tifosi collegati da Kiev. Come racconta oggi il quotidiano la Repubblica, il club e Fondazione Milan si sono impegnati in una serie di iniziative del programma “AC Milan for Peace”. Il rapporto con Andriy Shevchenko ha sicuramente aiutato sotto questo punto di vista e l’obiettivo comune è uno: la ricostruzione del Central City Stadium di Irpin, città bombardata dagli attacchi russi. Ecco le sue parole.
“Finale a Istanbul? Non sarà semplice, ma penso che la storia del club ci dia la possibilità di crederci. È successo già altre volte. Quando si arriva a marzo-aprile, quando arriva la Champions, si può trasformare una stagione in qualcosa di incredibile. Abbiamo questa possibilità e vogliamo sfruttarla. Non sarà facile, lo sappiamo, ma ci piace sognare. Senza il sogno, probabilmente avremmo vinto meno Champions. Anche nella rosa attuale abbiamo molti sognatori. Ed è positivo che ci siano loro e che ci siano anche quelli più realisti. Anch’io ero un sognatore, quando giocavo. Mi piace sognare, la mia stessa vita è stata un sogno e lo è stata in particolar modo al Milan. Senza sognare, probabilmente anche io avrei vinto meno Champions“.
Maldini racconta il suo legame con Shevchenko: “Andriy non è solo uno dei migliori compagni di squadra che abbia mai avuto, ma un vero amico per me e per la mia famiglia. Abbiamo trascorso tanto tempo insieme, anche tante vacanze. Lui per me è famiglia. A Kiev, una città che amo, ho trascorso momenti importanti con Andriy. Ci sono stato anche per la finale di Champions del 2018 tra Real Madrid e Liverpool“.