HomePrimo PianoMilan, turnover giusto o sbagliato? Le due facce della medaglia si scontrano

Milan, turnover giusto o sbagliato? Le due facce della medaglia si scontrano

Dopo 24 risultati utili consecutivi è arrivato lo stop per il Milan di Stefano Pioli, che non perdeva una gara dal pre-lockdown, contro il Genoa a San Siro, 1-2. Un altra gara pre-lockdown colpisce i rossoneri, stavolta contro il Lille di Christophe Galtier in Europa League. Il risultato è molto più pesante, 0-3 ed è maturato a causa di una prestazione sottotono di tutti gli uomini schierati dal tecnico emiliano. Sono piovute alcune critiche sulla scelta di fare del turnover in una gara del genere, ma Pioli ha giustificato la sua decisione affermando che quella titolare era la formazione più competitiva al momento. È davvero così? Cerchiamo di analizzare l’una e l’altra parte.

Milan: Stefano Pioli - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Stefano Pioli – Milanpress, robe dell’altro diavolo

Turnover sbagliato

L’allenatore rossonero ha optato per qualche cambio nella sfida contro il Lille. In primis va tenuto conto delle assenze di Calabria e Saelemaekers, entrambi tenuti a riposo in maniera precauzionale. Al loro posto sono stati schierati Diogo Dalot e Samu Castillejo, i sostituti naturali. Gli altri tre cambi sono stati quelli che hanno visto Tonali, Brahim Diaz e Krunic negli 11 titolari. Ai tre hanno lasciato il posto Bennacer, Calhanoglu e Rafael Leao, titolari nell’ultima di campionato contro l’Udinese.

La scelta più discutibile è stata quella di voler schierare Krunic largo a sinistra nella trequarti rivisitata. Probabilmente si voleva sfruttare maggiormente la rapidità fra le linee di Diaz, che in effetti nel primo tempo ha creato qualcosa in quella posizione (punizione dal limite guadagnata e qualche altra incursione palla al piede). Il bosniaco però ha giocato la peggiore partita stagionale, non trovando quasi mai la giocata giusta. In tal senso era forse meglio rischiare uno tra Rafael Leao e Ante Rebic, magari concedendo un tempo al croato che avrebbe potuto puntare Celik più volte, dato che la difesa del Lille da quella parte ha sofferto Theo Hernandez nei primi 45′ (due occasioni per lui).

L’altra scelta discutibile è quella di Sandro Tonali, autore di una partita insufficiente ed uscito sconfitto insieme a Kessie dalla sfida con la mediana di Galtier, composta da Xeka e Renato Sanches. Il portoghese ha dominato in lungo e in largo in mezzo al campo, mettendo tanta qualità e tanta quantità. Forse, in una partita del genere, avere una certezza in più in quella zona avrebbe fatto comodo ai rossoneri. Per questo, la scelta di tenere in panchina uno dei ragazzi più in forma della squadra, Ismael Bennacer, si è rivelata controproducente, vista anche la sua buona prestazione quando è entrato in campo. Ma è stato proprio il turnover la causa numero 1 della sconfitta?

Milan: Bennacer – Milanpress, robe dell’altro diavolo

Turnover giusto

Dall’altro lato della medaglia, c’è chi dice che i cambi decisi da Pioli siano stati corretti. Una delle prime motivazioni che si possono dare è la quantità di impegni che il Milan ha avuto dall’inizio stagione fino ad oggi. Alla sosta i rossoneri arriveranno con 13 partite disputate, 7 di campionato e 6 tra preliminari e gironi di Europa League, più di ogni altra squadra in Italia. Dal rientro fino all’inizio del mercato invernale (4 gennaio), gli impegni saranno 11, 8 in campionato e 3 in Europa League. È allora normale pensare di dover far ruotare i giocatori viste le tante gare da giocare.

Per fare un esempio concreto su un giocatore discusso: Bennacer aveva giocato da titolare le ultime 3 gare prima del Lille, giocando una media di 76′ a partita. Sarebbe stata la quarta gara da titolare nel giro di 10 giorni, ma dato che sul mercato è stato fatto un investimento importante su Tonali era giusto concedergli il riposo. Se Bennacer fosse partito titolare anche ieri sera, così come farà domenica contro l’Hellas Verona, l’algerino avrebbe giocato 5 partite di fila da titolare in nemmeno 15 giorni. Tonali avrebbe risentito dei pochi minuti concessi, poiché sono proprio quei minuti che servono all’ex Brescia per trovare la condizione migliore.

Un altro discorso da fare è quello riguardante la trequarti. Pioli ha scelto per la terza volta consecutiva in Europa League gli stessi tre protagonisti: Castillejo, Krunic e Brahim Diaz. Le prime due gare hanno portato risultati buoni, se non ottimi dato che stiamo parlando di riserve. Due vittorie contro Celtic e Sparta Praga e la momentanea testa della classifica del girone H. La partita di ieri sera ha dimostrato lei stessa che la situazione non sarebbe cambiata di molto con altri interpreti. Calhanoglu e Leao sono subentrati entrambi ad inizio secondo tempo e sono apparsi entrambi scarichi e poco incisivi. È possibile allora che semplicemente la serata di ieri sera fosse una serata no per tutta la squadra. A ciò va aggiunto il giusto merito che va dato al Lille, una squadra forse sottovalutata dalla critica, ma con moltissima qualità al suo interno.

Il Milan poteva fare meglio? Sì, ma non vanno fatti drammi e nemmeno processi. Le serate storte capitano a tutte le squadre, anche quelle più forti. Se poi calcoliamo anche che era da marzo che il gruppo era imbattuto è ancor più giustificabile una prestazione incolore. Ora, però, serve subito reagire, la testa è alla gara contro l’Hellas Verona di domenica. L’obiettivo è di arrivare alla sosta soli in vetta alla classifica di Serie A, per coronare un inizio di stagione a dir poco eccellente.

Milan: Stefano Pioli - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Stefano Pioli – Milanpress, robe dell’altro diavolo

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