Lo Sporting Lisbona non ha intenzione di chiudere la battaglia legale avviata nei confronti di Rafael Leao. Il portoghese è reo di aver scelto, due anni fa, di risolvere unilateralmente il contratto che lo legava al club di Lisbona. Il motivo di questa decisione furono le aggressioni subite dai giocatori da parte di un gruppo della tifoseria, che aveva fatto anche irruzione nel centro sportivo. In seguito alla risoluzione, Leao andò a giocare in Francia, al Lille.
Lo Sporting si era già appellato alla FIFA, in passato, per chiedere un risarcimento, contestando la presa di posizione dell’ex giocatore, tuttavia la risposta fu negativa. Altro esito ebbe il ricorso al TAD (Tribunale di arbitrato sportivo portoghese), che stabilì un risarcimento di 16,5 milioni di euro, cifra difficilmente pagabile dal giovane portoghese.
Per questo motivo, secondo A Bola, lo Sporting Lisbona ha interpellato nuovamente la FIFA, chiedendo di riconoscere la responsabilità congiunta del Lille. L’obiettivo è quello di coinvolgere la squadra francese nel pagamento.
La società portoghese intanto, in attesa di un verdetto, dovrà far fronte al ricorso presentato dagli avvocati del giocatore alla Corte d’Appello di Lisbona. La speranza resta quella di ottenere un annullamento della sentenza del TAD.