Sui social media si è aperto un dibattito sul “declassamento” del Milan in Europa League, di cui vanno studiati i pro e i contro. Questa l’apertura dell’analisi fatta sull’edizione odierna del Corriere dello Sport, in cui vengono proposti i 4 punti che più preoccupano il mondo rossonero.
Il primo è di natura economica: secondo diversi calcoli di siti competenti infatti, rispetto alla scorsa stagione, dalla campagna europea i mancati ricavi possono raggiungere quota 60 milioni. Contando che un approdo in finale di Europa League porta circa 15 milioni, il problema è facile da capire.
I due motivi successivi sono strettamente legati: continuare il percorso europeo costringerebbe i rossoneri ad un calendario molto fitto, con l’accoppiata di partite giovedì-domenica che non sarà facile da reggere. Ci sarà quindi da gestire bene il turnover perché le tante partite e i tanti viaggi saranno logoranti, e il Milan ha dimostrato nei primi mesi della stagione di soffrire fisicamente i tanti impegni.
Infine, il poco appeal della competizione: nella storia i rossoneri l’Europa League (prima Coppa UEFA) non l’hanno mai vinta e i tifosi potrebbero non essere interessati anche in caso di percorso positivo.