In molti si staranno probabilmente chiedendo chi possa mai essere questo Lapo Nava. Di certo però conoscerete il padre di Lapo, Stefano. Sì, esattamente, quel Stefano Nava, ruolo difensore, fece le giovanili del Milan nel biennio tra il 1986-88, per poi, dal 1990 al 1995, andare in prima squadra ed essere la riserva di giocatori del calibro di Maldini, Baresi, Tassotti e Costacurta.
Lapo era già entrato nei cuori dei tifosi milanisti, anche se non ha mai giocato neanche un minuto nella prima squadra, per la sua semplicità. Era infatti stato immortalato, un anno fa, in tram mentre rientrava dalla partita Milan-Roma, in cui tra l’altro aveva ricevuto la sua prima convocazione nella squadra maggiore. Questo scatto aveva fatto il giro dell’Italia, e l’aveva messo per la prima volta sotto i riflettori.
Lapo è un classe 2004, e al momento è titolare nel Milan primavera. Ha giocato 11 partite di campionato, collezionando 3 clean sheet, ma anche 13 gol subiti. Ottimo il suo apporto nella UEFA Youth League, dove ha giocato titolare per tutte e 6 le partite: 5 gol subiti, 1 clean sheet e addirittura 1 assist a referto. Come accennato prima, il figlio di Stefano, non ha ancora giocato nelle partite ufficiali della prima squadra, ma ha ricevuto qualche convocazione: nella stagione 2021/22 ha risposto alla chiamata di Pioli due volte in campionato contro Roma e Venezia, e una per gli ottavi di Coppa Italia contro il Genoa. Mentre per la stagione 2022/23, ovvero quella in corso, è stato convocato due volte in campionato contro Salernitana e Roma, e una in Champions League, nella partita di ritorno contro la Dinamo Zagabria.
Per alcuni aspetti potrebbe far venire in mente un possibile Donnarumma-bis: un ragazzo giovane, talentuoso e dedito al lavoro e all’impegno. Per questo motivo molti si chiedono, vista l’emergenza portieri, perché Pioli non replichi il “rischio” corso, ma che ha dato ragione a Sinisa Mihajlovic: provare ad inserire tra i pali il giovane Nava. Diciamo che il Milan dell’esordio di Donnarumma, era un Milan in piena ricostruzione e non comparabile a quello di adesso. Ci si gioca tutto ad ogni partita, e portieri come Tatarusanu o Mirante, che sono figure esperte, garantiscono maggiore sicurezza. Buttando nella mischia un ragazzo così giovane ora si ha il rischio di rovinarlo, mettendogli addosso tante pressioni, che potrebbe non reggere.
Detto questo, Pioli sta sicuramente tastando il terreno con lui, attraverso le convocazioni vuole certamente farlo crescere mentalmente. Stare nello spogliatoio e allenarsi con la prima squadra è una buona opportunità per il ragazzo, che può apprendere tanto anche solo guardandosi intorno e ascoltando i suoi compagni.