Se il Milan si ritrova in una situazione delicata, forse la più delicata da diverso tempo a questa parte, la colpa è di tutti. Dei giocatori, che scendono in campo; ma anche dello staff tecnico, dei dirigenti e della proprietà. Perché quando si vince si condivide il successo, quando si perde si condividono le colpe.
Milan, la colpa è di tutti: la proprietà
Partiamo dalla proprietà. L’analisi, se è vero che la colpa è di tutti per il cattivo periodo del Milan, non può che partire dalla testa. Il nuovo proprietario Gerry Cardinale e la sua RedBird Capital devono rispondere a tante, troppe domande fatte dai tifosi: per rimanere competitivi, bisogna sempre investire di più. E se alcuni pensano che RedBird non spenda e pensi solo al profitto, altri si domandano come sia possibile fare mercato estivo con soli 50 milioni. E ancora, l’assenza di Cardinale, latitante stile Zhang all’Inter. Insomma, se è vero che sono argomenti da bar sport, è altrettanto vero che sono cose pesantissime. I quattro anni con Elliott hanno portato a un risanamento dei conti e a un aumento del fatturato, ma questo non basta: e se è vero che il Milan è gestito come un’azienda ormai, è altrettanto vero che questo, al tifoso, interessa ben poco. E qualche milione in più di budget per la campagna acquisti non farebbe male.
Milan, la colpa è di tutti: i dirigenti
Paolo Maldini e Ricky Massara, i due dirigenti riferimento di questo Milan. Anche loro finiscono nel mirino della critica, nonostante la memoria corta di tifosi e avversari (in fin dei conti, sono loro che hanno creato la squadra campione d’Italia). Di certo, guardando la campagna acquisti, qualcosa non ha funzionato: De Ketelaere, Vranckx, Thiaw, Dest e Adli, tutte scommesse. Per ora perse, perché nessuno ha reso come ci si aspetta. Il mercato estivo del 2022 ha indebolito la squadra, bisogna alzare il livello delle seconde linee.
Milan, la colpa è di tutti: Pioli e lo staff tecnico
Sì, anche Stefano Pioli e lo staff tecnico non sono esenti da colpe. Via Kessie, senza Enzo Fernandez e Renato Sanches, la truppa non è riuscita ancora ad inquadrare né De Ketelaere, né tantomeno tutti gli altri nuovi innesti. E poi gli infortuni: possibile che il Milan, negli ultimi tre anni, sia la squadra che ha registrato più infortuni di tutte in Italia? Al netto della situazione di Maignan, è ormai evidente che ci siano problemi di vario tipo.
Milan, la colpa è di tutti: i giocatori
E poi loro, i giocatori. Perché in campo, alla fine, ci vanno loro e sono loro a far gioire e incazzare i tifosi. Speriamo non si sia rotto nulla nello spogliatoio, ma vedere un Tomori distratto come quello recentemente visto in campo, un Tatarusanu che c’è e non c’è, un Theo Hernandez ectoplasmatico (il ragazzo pensa di essere arrivato?) e un Leao spesso al limite del fastidioso (è tornato indietro di due anni o pensa già ad un futuro lontano da Milano?), sono segnali poco incoraggianti. Ed è vero, avete vinto lo Scudetto: ma la gente dimentica in fretta. E il credito è già finito.