Quello del centravanti è un ruolo ancora da rinforzare per quel che riguarda il Milan. Il solo Zlatan Ibrahimovic non può garantire la propria presenza per tutte le circa 50 gare che i rossoneri disputeranno nella prossima stagione. Il totem svedese, tra l’altro, sta recuperando dopo l’intervento al ginocchio sinistro di poco meno di un mese fa e starebbe puntando alla prima di campionato. Domani sarà a Milanello con un giorno di anticipo rispetto al raduno del resto della squadra, in programma nella giornata di giovedì, per continuare il percorso di recupero.
I dirigenti puntano a chiudere a breve la saga Giroud, il quale ancora non è riuscito a liberarsi a parametro zero dal Chelsea. Non è ancora chiara la linea di Marina Granovskaia, famosa anche per non essere particolarmente clemente quando si parla di richieste. La sensazione è che il club di via Aldo Rossi voglia iniziare la stagione con due punte, per poi intervenire, nel caso, nel mese di gennaio. Il mercato invernale, stando agli ultimi rumors, potrebbe portare un talento sudamericano alla corte di Stefano Pioli.
Un gennaio brasiliano: Kaio Jorge
Kaio Jorge è uno dei talenti brasiliani con futuro più roseo, stando a quanto riportato dagli esperti di calcio sudamericano. Un classe 2002 capace di agire da prima e da seconda punta con il fiuto del gol e in grado di giocare con la squadra. Può essere il giusto terzo attaccante in una squadra come il Milan, avendo la possibilità di crescere e maturare con calma alle spalle di due fuoriclasse come Ibrahimovic e Giroud e cercando di rubare, quando è possibile, il loro posto.
La carta in favore dei rossoneri è la scadenza del contratto del giocatore con il Santos: 31 dicembre 2021. Il Milan starebbe ragionando seriamente di bloccarlo per gennaio e farlo arrivare in Italia in inverno, così da non dover sborsare denaro nei confronti della sua attuale squadra, ma solo per eventuali commissioni. L’idea di partire con due giocatori esperti nella prima parte della stagione ed aggiungere un giovane di grande prospettiva per la seconda potrebbe essere la mossa perfetta per non rompere gli equilibri, viste anche le presenze di Leao e Rebic che all’occorrenza possono essere utilizzati al centro dell’attacco.
L’ultimo gennaio brasiliano non ha portato molto bene, poiché l’arrivo di Paqueta – a posteriori – si è rivelato fallimentare. Il rischio è l’adattamento del 19enne al nuovo calcio e alla nuova vita europea. Dovranno essere bravi, nel caso, dirigenti, staff e compagni: per coltivare un talento serve l’apporto di tutti.