Tra Milan e Juventus vince la noia: il big match della tredicesima giornata di Serie A termina con uno scialbo 0-0, con i rossoneri autori di una prova totalmente anonima.
Milan-Juventus, primo tempo
Tante novità nei due schieramenti: Fonseca sceglie una sorta di 4-4-2 con Musah e Reijnders esterni, Loftus-Cheek e Fofana in mezzo e Leao accanto a Morata. Thiago Motta con Vlahovic e Milik infortunati, e dunque ad agire da falso nueve sono alternativamente McKennie e Koopmeiners. Partono meglio i bianconeri, che senza un centravanti vero non danno punti di riferimento alla difesa rossonera: nel primo quarto d’ora ci provano nell’ordine Conceicao (sinistro debole murato da Theo Hernandez), poi Koopmeiners (tiro sull’esterno della rete) ed infine Gatti (conclusione debole e centrale e facile preda di Maignan).
A metà frazione, chance per Yildiz, che riceve da Thuram sulla sinistra, va sul destro e chiude sul primo palo mandando a lato di poco. Al minuto 25, Conceicao stende in ripartenza Leao: sarebbe un giallo sacrosanto per lo juventino, ma Chiffi ammonisce il numero 10 rossonero per proteste. Il Milan non è pervenuto, tanto che la prima sortita offensiva arriva solo al minuto 38, con un colpo di testa di Thiaw su cross di Leao che si perde sul fondo. Nell’unico minuto di recupero, occasione per il Diavolo: su un angolo di Theo, la palla si impenna dopo un colpo di testa di Koopmeiners, arriva di gran carriera Emerson Royal, che sempre di testa manda a lato di poco. Al riposo, dunque, le squadre ci vanno sul punteggio di 0-0.
Milan-Juventus, secondo tempo
Se è comprensibile per Thiago Motta – che in panchina ha solo cinque giocatori di movimento, ovvero Danilo, Rouhi, Fagioli, Mbangula e Weah – meno spiegabile la scelta di Paulo Fonseca di non operare alcun cambio all’intervallo, dopo un primo tempo decisamente opaco della sua squadra. Se possibile, nella ripresa il ritmo è ancora più blando che nella prima frazione: al sesto ci prova Cambiaso che trova la chiusura in angolo da parte di Thiaw. Dieci minuti dopo, ci prova Thuram, servito al limite da Yildiz, ma la conclusione del francese è centrale e facile preda di Maignan. Sul ribaltamento di fronte, Morata conquista una punizione da ottima posizione, intorno ai 20/25 dalla porta: alla battuta va Theo Hernandez che appoggia per Reijnders, che però spara altissimo.
Fonseca si ridesta al minuto 70, operando il primo cambio della sua squadra (e del match): dentro Pulisic per Loftus-Cheek. La partita stenta a decollare, ma il tecnico del Milan temporeggia per fare altre sostituzioni: ne arrivano tre in contemporanea al minuto 84, con gli ingressi di Pavlovic, Calabria e Chukwueze al posto di Gabbia, Emerson Royal e Musah. Negli ultimi dieci minuti, recupero compreso, non succede nulla, se non un colpo di testa di Theo Hernandez bloccato da Di Gregorio negli ultimi secondi. E al triplice fischio di Chiffi, San Siro fa partire i fischi nei confronti di Fonseca e dei suoi ragazzi.
