Mettiamo subito le cose in chiaro: Milan-Juventus in programma domani sera a San Siro è uno scontro diretto tra due pretendenti allo scudetto. Per quanto Massimiliano Allegri cerchi di confondere le acque, i bianconeri sono lì nel gruppetto delle pretendenti al titolo insieme a Milan, Inter e Napoli e sì dover giocare una sola partita a settimana è un vantaggio non da poco. L’allenatore toscano ha respinto al mittente l’investitura di Pioli, secondo cui i bianconeri sono i principali favoriti per la vittoria finale proprio in virtù dell’assenza di impegni europei infrasettimanali.
Milan-Juventus, un esame fondamentale
«Non lo so perché Pioli e Marotta dicano che siamo favoriti per lo scudetto – ha risposto Allegri -, ma è normale perché uno è l’allenatore del Milan l’altro è il direttore dell’Inter. L’obiettivo nostro è quello di cercare di fare più punti possibili per arrivare a fine maggio tra le prime 4. Intanto godiamoci la sfida di domani col Milan e vedremo cosa saremo stati capaci di fare, i rossoneri sono favoriti insieme a Inter e Napoli per il titolo». Dichiarazioni che puntano a “liberarsi” di una pressione inevitabile e sacrosanta: Allegri è l’allenatore più pagato della Serie A, guida una squadra con delle lacune ma perfettamente in grado di giocarsi le proprie chance a maggior ragione senza le fatiche di Champions o di Europa League di mezzo. Milan-Juventus è una grande classica del calcio italiano e la sfida di domani sarà un testa a testa ovviamente non decisivo ma di straordinaria importanza, con buona pace di chi preferisce mettere la testa sotto la sabbia cercando di indirizzare la pressione dall’altra parte. Perché caro Max si potrà anche vincere di corto muso, ma mai nascondendosi.