Il tecnico della Primavera Federico Giunti ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Milan TV al termine del derby di campionato perso contro l’Inter per 1-2. Ecco il suo commento.
“La partita non era delle più semplici per la fisicità dell’avversario e lo sapevamo. Per questo mi va di fare i complimenti ai ragazzi, perché abbiamo fatto in ogni caso la partita che volevamo. Abbiamo preso un gol su calcio piazzato, siamo riusciti a recuperare e poi ne abbiamo preso un altro su una ripartenza quando eravamo in superiorità numerica: abbiamo marcato con poca cattiveria l’area di rigore e l’abbiamo pagata cara. Peccato perché abbiamo creato dall’altra parte i presupposti per vincere la partita“.
Sul risultato negativo: “Queste si giocano tanto sugli episodi ed è andata così. Dispiace perché è il derby e non riusciamo mai a fare bottino pieno, dispiace anche che si interrompa la striscia positiva, ma abbiamo subito un altro impegno che ci aspetta a breve“.
Sull’Inter: “Sono una squadra che ti dà pressione alta e cerca di non farti giocare. Nonostante questo abbiamo fatto delle cose che c’eravamo detti e li abbiamo messi in difficoltà. Poi c’è mancato probabilmente un ulteriore guizzo finale. Nel secondo tempo in due o tre occasioni almeno c’eravamo arrivati vicini. Sarebbe stato più difficile da digerire se avessi visto una squadra farsi mettere sotto. La partita è stata giocata ad ampi tratti avendo il dominio, per il momento mi può bastare questo. So che non è tanto, ai ragazzi ho detto che dobbiamo continuare a seguire la nostra idea che ci porterà, spero, ad ottenere altri risultati“.
E continua: “Loro si sono ulteriormente abbassati, hanno badato al sodo. C’era chiaramente una palla lunga continua che poteva crearci ulteriori difficoltà, però è così. Vediamo il bicchiere mezzo pieno come prestazione, chiaramente dovremo essere bravi a volte a sporcarci un po’ di più in alcune situazioni, tipo palle mezze e mezze in mezzo al campo che abbiamo provato a volte a gestire e quando l’avversario è vicino è difficile farlo e bisogna provare altro“.
Sulla presenza della dirigenza e di Pioli (ed alcuni membri dello staff) al Vismara: “Loro sono molto attenti e ci fanno sentire la loro vicinanza. Quasi sempre viene un collaboratore o chi per lo staff. Oggi c’era anche Stefano ed era un motivo in più per i ragazzi per far vedere ancora una volta il loro valore. Sentiamo la vicinanza dello staff della prima squadra, come quello della dirigenza perché sono sempre presenti alle nostre partite o in ogni caso seguono quando non possono essere con noi. Abbiamo la percezione che il nostro lavoro viene giudicato e visto da chi potrebbe sfruttarne i benefici“.