“Milano capitale d’Europa“, titola così quest’oggi la quarta pagina della Gazzetta dello Sport. Milan e Inter stanno dominando la Serie A e hanno fatto il primo, piccolo, vuoto alle loro spalle. 34 punti i rossoneri, 33 i nerazzurri, in totale 67: nessuno come loro nella stessa città in Europa.
Dopo quello del 2015, è un altro Expo questo per la Rosea. Un’esposizione di bel gioco, concretezza, forza mentale, campioni consacrati, promesse mantenute, guardiani saldi al proprio posto in panchina. Il 2020 è stato il loro anno: 79 punti per la banda di Pioli, 73 per quella di Conte. Il nuovo anno fa ben sperare, giusto 10 anni dopo l’ultima stagione di campionato chiusa ai primi due posti. In quel caso non ci fu nemmeno troppa bagarre, in questo può essere che ci sarà. Se ciò succederà, tutta Europa ce lo invidierà. Conte dà ferocia e ha stretto un patto di ferro con lo spogliatoio, Pioli ha fatto diventare il Milan di ferro (“tenace, duttile, malleabile”).
Il Milan sta riuscendo nell’impresa di stare in equilibrio sopra la follia, che lo vede sorprendentemente al 1° posto. La stessa follia che l’Inter ha abbandonato da un mese, tornando ad essere operaia. L’equilibrio che poi si vede anche nella differenza reti: +16 per i rossoneri, +17 per i nerazzurri. Dati indicativi del momento delle due squadre. Il ritmo tenuto è quello dei 90/92 punti, soglia che, nelle ultime 10 stagione, ha sempre portato lo scudetto. In vetta alla piramide ci sono Ibrahimovic e Lukaku, più in basso i motorini, Theo Hernandez e Hakimi, così come il genio di Calhanoglu e l’esplosività di Barella. Dall’alto guidano Pioli e Conte, entrambi sognano lo scudetto, che per entrambe le milanesi sarebbero il numero 19. Sarebbe lo scudetto del sorpasso: chi andrà più veloce?