C’è bisogno di tornare a sognare in casa Milan. C’è bisogno che un derby torni a far palpitare, soprattutto quando meno te lo aspetti. Anche perché, solo un anno prima, l’Inter di Conte aveva polverizzato i sogni di Pioli e pure Inzaghi, nell’annata in corso, sembra avvicinarsi in maniera decisamente spedita alla seconda stella nerazzurra. Eppure quel 5 febbraio 2022 bastano tre minuti per cambiare le sorti di un campionato pronto a scrivere il suo finale meno atteso.
La giornata è la ventiquattresima e la posta in palio è altissima: le due squadre sono separate da ben sette punti. Una vittoria nerazzurra potrebbe chiudere la pratica, una rossonera potrebbe riaprire qualche gioco. Tutti si aspettano un Milan agguerrito per recuperare terreno: nulla di tutto questo. L’Inter domina praticamente per 75 minuti e, a 15’ dalla fine, è in vantaggio grazie a un gol di Perisic. Lo stato d’animo dei due mondi è totalmente opposto: i padroni di casa sono già pronti ad esultare, i rossoneri sembrano rassegnati a veder cucita sulle maglie dei rivali la stella numero due. Anche le scelte di Inzaghi descrivono il momento: fuori i big da far rifiatare, dentro sostituti chiamati a gestire l’ultimo quarto d’ora.
Nessuno, ma veramente nessuno, può anche solo lontanamente immaginare il risultato sul tabellone 180 secondi dopo: al 75’ Giroud recupera con una spallata, che creerà polemica, su Sanchez il pallone che insaccherà lui stesso dopo un brutto tiro di Diaz deviato; al minuto 78, Calabria riceve sulla trequarti e serve ancora il numero 9, che con un sublime controllo di tacco inganna De Vrij e in un lampo calcia nell’angolo col sinistro. «Si è girato Giroud» ed è 1-2 sotto la Sud, che esplode in un’esultanza liberatoria. Mancherebbero ancora 12 minuti, ma il finale è ormai scritto: vittoria Milan e campionato riaperto.