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Sogno di fine estate: l’operazione Icardi può consegnare al Milan il vero centravanti titolare

Nessuno sa esattamente quale sia il budget a disposizione di Paolo Maldini per quest’estate di mercato. Nelle ultime 4 sessioni di campagne acquisti/trasferimenti l’ex capitano (prima insieme a Boban e poi da solo) ha praticamente sempre chiuso a saldo zero. Una vera impresa. Un’impresa resa ancora più grande per il fatto di essere riuscito a raggiungere il risultato del ritorno in Champions League.

Quest’estate non è possibile chiudere di nuovo a zero il bilancio tra acquisti e cessioni. Anche perché l’obiettivo deve essere quello di tornare ad avere la proprietá di tutti o quasi tutti i cartellini dei giocatori in rosa. Per questo motivo il mercato dell’estate 2021 non sarà solo una campagna di rafforzamento della rosa, ma sarà soprattutto una campagna di “mantenimento” della formazione che ha raggiunto il secondo posto.

Le prime 3 operazioni hanno avuto appunto questa finalitá e sono costate già 58 milioni (15 per Maignan, 28 per il riscatto di Tomori e altri 15 per quello di Tonali). Non è dato sapersi quanti altri soldi abbia a disposizione Maldini per proseguire l’opera di mantenimento e cominciare quella di rafforzamento della rosa. Con l’obiettivo, tutt’altro che scontato, di confermare il Milan in uno dei primi 4 posti in classifica. Di sicuro le risorse economiche residue non saranno infinite e, magari, potrebbero aumentare solo attraverso qualche cessione illustre e remunerativa.

Icardi MilanPress
Mauro Icardi – MilanPress, robe dell’altro diavolo

Priorità centravanti, a prescindere da Ibrahimovic

In ogni caso, al di lá delle risorse a disposizione, bisogna porsi chiaramente delle priorità. A nostro avviso, la priorità assoluta del mercato del Milan è coprire con un nuovo titolare il ruolo del centravanti. E proprio al centravanti devono necessariamente essere destinate tutte le risorse economiche a disposizione. O almeno una larga parte di esse. Acquistare un centravanti titolare non significa prendere a parametro “quasi” zero il 34enne Giroud (a proposito tristissimo il trucchetto del Chelsea per racimolare 2-3 milioncini dalla partenza del francese) e non significa sperare che Ibrahimovic possa giocare un numero di partite tali da considerarlo un punto fermo della squadra.

Non stiamo nuovamente a criticare il rinnovo prematuro e principesco dello svedese. E non stiamo nemmeno a fare due ipotesi diverse per le strategie di mercato del Milan, cioè se Ibra dovrà operarsi o meno. Partiamo dal presupposto che, intervento al ginocchio o no, il Milan non può considerare Ibra il centravanti titolare della stagione 2021/22. E non può nemmeno considerare Olivier Giroud il centravanti titolare.

Per questa ragione, a costo di rinunciare ad acquistare giocatori in altri ruoli, è fondamentale dedicare il tesoretto principale all’ingaggio di un top player in attacco. Che sia un giovane di grandi prospettive o che sia un centravanti fatto e finito è troppo importante ripartire da un vero numero 9 titolare. Nel primo caso servono tanti soldi per il cartellino, ma si può risparmiare sull’ingaggio. Il paradigma è Vlahovic. Nel secondo caso si può ottenere uno sconto sul cartellino o magari studiare una formula in prestito con diritto di riscatto. E qui il modello di operazione è Icardi.

In ogni caso le energie economiche e non solo, della dirigenza rossonera devono essere dedicate soprattutto alla ricerca di un nuovo attaccante. Anche perché in questo momento, il centravanti con il quale si presenta il Milan al ritiro dell’8 luglio è il giovane Lorenzo Colombo di rientro dal prestito di Cremona. Il problema centravanti potrá anche essere risolto a fine mercato o comunque ad agosto inoltrato.

La cosa importante è non depauperare risorse economiche in altri ruoli e poi ritrovarsi a doversi arrangiare nel ruolo-chiave di qualsiasi squadra. Senza un centravanti titolare non si fa gol e senza i gol non si vincono le partite. Semplice. È giusto che il giocatore più pagato sia il centravanti. Siamo sicuri che Maldini e Massara abbiano molto chiara in testa questa cosa e che non commetteranno l’errore madornale commesso dalla coppia Fassone-Mirabelli quando nel 2017 spesero un sacco di soldi per tutti gli altri ruoli e poi si ritrovarono a fine mercato con il portafoglio vuoto e ripiegarono sul modesto Kalinic.

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