La sfida tra Milan e Napoli sarà l’occasione per vedere all’opera due che sulla maglia non vestono il numero 9 e che interpretano il ruolo in maniera differente. Stiamo parlando di Zlatan Ibrahimovic e Dries Mertens, le due ciliegine sulle torte rossonere e azzurre.
Da un lato un vero numero 9, il rossonero, dall’altro un falso numero 9, l’azzurro. La Gazzetta dello Sport odierna traccia le differenze e le somiglianze tra i due, a partire dal loro tiro: la sciabola svedese contro il fioretto belga. Due modi di utilizzare il proprio piede destro, la potenza contro la precisione e l’effetto. Sulle punizioni è in vantaggio il milanista 18 a 17, così come nella percentuale dei rigori realizzati, 84% a 81%. Numeri importanti anche con il mancino per i due: Ibra ha segnato ben 58 gol con il “piede debole”, Mertens 24.
Le differenze sono evidenti anche nella statura, che permette a Zlatan di essere cercato spesso con un pallone alto sul quale va a lottare di testa. Dries, invece, preferisce la palla a terra e sa attaccare bene il primo palo sui cross laterali. Uno è prepotente, l’altro ti sorprende: più diversi non si può. La caratteristica che, invece, li fa avvicinare di più è quella del gioco con la squadra: entrambi, in modi differenti, fungono da registi avanzati nella manovra e aprono gli spazi per gli inserimenti dei compagni. Una sfida totale tra due campioni.