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Ibrahimovic ad Ambrosini: “Avevo deciso di smettere quest’estate, Pioli mi ha convinto a continuare”

Due ex compagni, uno al fianco dell’altro ancora una volta, ma in vesti diverse. Zlatan Ibrahimovic ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni di Sky Sport. Lo svedese è andato a tu per tu con Massimo Ambrosini. La loro chiacchierata è andata in onda questa sera, nel corso della trasmissione “23“. Ecco i punti salienti.

La sua prima esperienza al Milan…

Sulla sua prima esperienza in rossonero: “Quando venne Galliani a Barcellona disse: ‘Io non me ne vado da qui finché non vieni con me al Milan’. Venni qua perché era una sfida. Dicevano che era impossibile che tornasse a vincere dopo tanto tempo. Dieci anni fa potevo fare 10 volte di più, ma facevo le cose in un altro modo. Ora mi arrabbio di meno con i compagni, ma quel Milan aveva più qualità e se non mi arrivava perfetta c’era qualcosa che non andava. Nel Milan di 10 anni fa c’erano giocatori con un altro status, altra personalità. Prima trattavo tutti uguali. Ora sono più comprensivo, ho capito che ogni mio compagno è fatto a modo suo. Da giovane ero più ‘rock and roll’. Ora vedo le cose con più pazienza. Ma chiedo ancora tanto ai compagni. Seedorf è stato uno dei più grandi con cui ho giocato, ma aveva un carattere… Lui è stato uno dei pochi che mi ribatteva, ma mi piaceva, mi stimolava. In partitelle ho almeno il 95% di vittorie. Ricordo ai tempi cosa succedeva in spogliatoio dopo le partitelle, una guerra“.

Sull’atmosfera di Milanello e sul club: “A Milanello mi sento come a casa, non mi pesa stare qui. Quando sono tornato mi sono detto: ‘Meglio portare il Milan al top che continuare a vincere con altre squadre’. Il fatto che la gente fosse scettica sul mio ritorno mi ha caricato, quando la gente parla contro mi carica“.

Sulla sua condizione fisica odierna: “A causa dell’età mi sto allenando tanto, più vai avanti con gli anni più vai incontro ai problemi fisici e per questo devo compensare. Ma pensa: fisicamente sto meglio ora, sono più grosso, più allenato. Giocare dipende dal fisico. Totti? Per la qualità poteva andare avanti, il problema è il fisico. La qualità non la perdi. Vai avanti solo se stai bene fisicamente. Poi c’è chi non accetta che non ce la fa più, ma quello è solo ego“.

Milan: Zlatan Ibrahimovic con la maglia del Milan nella stagione 2011/12 - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Zlatan Ibrahimovic con la maglia del Milan nella stagione 2011/12 – Milanpress, robe dell’altro diavolo

Il Milan di oggi

Su Pioli: “Mi mette nelle condizioni di esprimermi al massimo. E’ normale che io voglia giocare sempre, ma lui con rispetto mi dice che devo riposare. In Europa League infatti ho giocato 45′ e poi sono uscito“.

Sui compagni: “Chiedo tanto ai miei compagni ma loro hanno preso bene questa cosa. Mi dicono: ‘Tu facci vedere la strada e noi ti seguiamo’. Noi siamo una squadra giovane, c’è ancora qualcuno che non ha il carattere per giocare le partite, altri a cui manca ancora qualcosa. Ma una cosa è giocare le partite, un’altra è vincerle. Ho visto per la prima volta la pressione su di loro quando dovevamo qualificarci per l’Europa League: ‘Qua dobbiamo vincere per forza, altrimenti siamo fuori’. Siamo giovani ed abbiamo fame, siamo da Champions League“.

Sulla sua estate ed il rinnovo di contratto: “Pioli mi ha chiesto cosa volevo fare, io avevo deciso di smettere. Mi sono detto: se faccio un altro anno come questi sei mesi no. Sentivo che era un sacrificio troppo grande e non volevo abbandonare la mia famiglia in Svezia. Pioli ha detto che rispettava la mia decisione. Il giorno dopo, Pioli si è accorto di essere stato troppo soft e mi ha detto che dovevo rimanere, se non fossi rimasto sarebbe stata un’altra cosa mi ha detto. Il contratto a quest’età non è importante. Mi servono solo il rispetto ed i valori. Sono arrivato anche ad un momento in cui mi sono detto di non voler aver rimpianti se avessi dovuto smettere. Allora ho chiamato Mino e gli ho detto di chiudere. A fine campionato volevo smettere. A gennaio ho detto al Milan che era meglio firmare per 6 mesi, che poi avremmo visto cosa fare. Era più corretto, per il Milan e per me“.

Sul suo futuro: “Mi sento bene, il prossimo anno o sarò qui o da un’altra parte. Devo essere grato al calcio, senza chi sono? Finché posso continuerò“.

Milan: Zlatan Ibrahimovic - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Zlatan Ibrahimovic – Milanpress, robe dell’altro diavolo

La mentalità di Zlatan

Sulla sua mentalità: “Non è solo la qualità che ti fa vincere. Ma è il lavoro, il sacrificio che ti portano a raggiungere gli obiettivi. Michael Jordan aveva una mentalità vincente, io faccio di tutto per vincere. Anche se non sono Jordan, metto tanta pressione, non accetto il pallone sbagliato. Io mi arrabbio, non accetto gli errori dei miei compagni. Ma sei al Milan. Al Milan è così: se sbagli, se non vai bene, ne prendono un altro che fa meglio. Devi dare il massimo in allenamento, come ti alleni poi giochi: se ti rilassi in allenamento, poi ti rilassi in partita. Se ho vinto quello che ho vinto c’è un motivo. Non è facile rimanere sempre a questo livello. A questo livello o mangi o ti mangiano. Io ho scelto di mangiare“.

Sugli obiettivi: “Secondo me non ci sono sogni e obiettivi, giochiamo una partita alla volta. Io ho i miei obiettivi, ma la squadra deve pensare a fare il meglio che può. Questi ragazzi non hanno ancora avuto il feeling con la vittoria. Non penso che farò allenatore, è un lavoro troppo stressante. Se sei stato un calciatore è difficile cercare di far fare cose che tu hai fatto e che non riescono a fare. Per me sarebbe frustrante. Non so cosa mi aspetta nel futuro“.

Su Milano: “Quando sono arrivato a Milano l’ho trovata meglio di 10 anni fa, sviluppata, più internazionale. Oggi ovviamente la città soffre a causa della pandemia“.

Una battuta finale: “Adesso sta diventando troppo facile per me, va tutto bene. Ho bisogno di stimoli, ho bisogno che mi attacchino. Però non posso più fare casini, ora sono l’esempio della squadra, non me lo posso permettere“.

Milan: Zlatan Ibrahimovic - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Zlatan Ibrahimovic – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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