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Al Milan basta capitan Leao per battere il Verona: il lampo in avvio di Rafa decide un match non entusiasmante

Dopo la debacle nel derby contro l’Inter e il pareggio all’esordio in Champions League contro il Newcastle, il Milan ritrova la vittoria in campionato, battendo 1-0 l’Hellas Verona, in un match comunque non giocato benissimo dalla compagine rossonera.

Hellas Verona-Milan, primo tempo

Il match viene posticipato di mezz’ora a causa del violento nubifragio abbattutosi su San Siro nei minuti prima del fischio d’inizio. Visti gli infortuni di Kalulu, Calabria e Theo Hernandez, Stefano Pioli ha gli uomini contati in difesa e propone un inedito 3-4-3 con Musah largo a destra e Florenzi a sinistra. Contrariamente alle attese della vigilia, non c’è turnover nel reparto offensivo, con Pulisic e Leao ai lati di Giroud. Baroni, nel suo consueto 3-4-2-1, punta su un attacco rapido, con Folorunsho e Lazovic alle spalle di Ngonge. Dopo un inizio coraggioso del Verona, bastano otto minuti al Milan per sbloccare la partita e a Rafael Leao (tra l’altro capitano di giornata) per mettere a tacere le ridicole critiche subite dopo la sfida contro il Newcastle: Pulisic sradica palla a Folorunsho, serve Giroud che lancia in profondità il portoghese, il quale brucia due avversari e con il sinistro la mette nell’angolino sull’uscita di Montipò.

Il Milan prova a ricercare anche il raddoppio, ma alla prima vera occasione il Verona va vicinissimo al pareggio: cross di Terracciano, Folorunsho colpisce di testa a botta sicura, ma è miracoloso l’intervento di Sportiello. La partita si gioca su ritmi bassissimi, basandosi soprattutto sul possesso palla del Milan, che però fatica a costruire occasioni. Non se ne registrano nè da una parta nè dall’altra, e dunque il primo tempo si conclude con il Milan avanti grazie al gol di Leao.

Hellas Verona-Milan, secondo tempo

Al rientro dagli spogliatoi, c’è un volto nuovo tra le fila del Verona: Baroni cerca di alzare il baricentro inserendo una punta di ruolo come Bonazzoli al posto di un terzino come Faraoni. L’ex Salernitana si rende subito attivo e al decimo sfrutta una sponda di Terracciano ed un velo di Ngonge per andare alla conclusione di destro, ma Sportiello è attento e blocca senza problemi. Al ventesimo, Pioli opera i primi cambi: uno è obbligato, perchè Krunic accusa un problema muscolare e lascia il campo a Loftus-Cheek, mentre l’altro è Jovic che concede un po’ di riposo a Giroud. Intorno alla mezz’ora, occasioni da una parte e dall’altra: prima Pulisic fa una grande giocata, liberandosi dell’avversario e mirando al palo lontano, ma trovando la risposta di Montipò; poi Folorunsho anticipa di testa la difesa rossonera sul cross di Cabal, ma mandando alto di testa.

Subito dopo, momento da ricordare per Davide Bartesaghi, che fa il suo esordio ufficiale con il Milan, prendendo il posto di Florenzi. A dieci dalla fine, Pioli ultima le sostituzioni, inserendo Pobega e Okafor per Pulisic e Leao, e passando così ad un più accorto 3-5-2. A cinque dalla fine, occasione Milan per chiudere la partita: sponda di Jovic per Musah, che si invola verso la porta, e calcia con il destro trovando però la pronta risposta di Montipò. L’arbitro concede sei minuti di recupero, al quarto dei quali Jovic non riesce a trovare il gol del 2-0 venendo chiuso da Montipò in uscita. Poco male, perchè il Verona non apporta altre minacce alla porta di Sportiello e così il Milan ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo.

Milan: Rafael Leao (Photo Credit Agenzia Fotogramma)
Milan: Rafael Leao (Photo Credit Agenzia Fotogramma)

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