Milan-Venezia è stata l’ennesima dimostrazione di come i rossoneri quest’anno non si lascino abbattere alle prime difficoltà. Si perchè era facile cadere in facile isterismi con la squadra di Zanetti che ha retto fino al 65′ del secondo tempo. Lo spirito che si è visto, soprattutto dai subentrati, ha certificato lo scatto mentale che questa squadra ha fatto nell’ultimo anno mezzo sotta le gestione di Stefano Pioli. Ma l’immagine delle serata è sicuramente la foto che ritrae gli infortunati del Milan esultare tutti insieme ai gol che hanno regalato la momentanea vetta della classifica ai rossoneri.
Una vera famiglia
Che il Milan fosse una squadra unita e coesa, vista anche la stagione dell’anno scorso non è certo una sorpresa. Ma va comunque sottolineato, come gli addii di Donnarumma e Calhanoglu e l’arrivo di diversi nuovi giocatori, avrebbero potuto rompere quegli equilibri che hanno permesso al Milan di raggiungere la Champions League dopo 7 lunghi anni. E invece è successo che il gruppo si sia ulteriormente coeso, forse consapevole finalmente della propria forza e forse anche sentitosi “ferito” dagli addii di Donnarumma e Calhanoglu. Un gruppo che è capitanato da un saldissimo Stefano Pioli che a differenza di molti colleghi ha potuto lavorare serenamente e continuare nel processo di crescita in cui è coinvolto il Milan. A pari merito, per importanza carismatica, arriva Zlatan Ibrahimovic che da bordocampo ormai è quasi un vice-allenatore. Sicuramente il carisma dello svedese è ormai entrato nelle vene di tutti i componenti della rosa, e la passione con cui gli infortunati hanno assistito ad, sulla carta banale, Milan-Venezia ne è la dimostrazione. Chiunque, che sia in campo o fuori, si sente parte integrante del gruppo a sostegno dei propri compagni. Le grandi squadre si forgiano così, l’ultimo grande Milan di Ancelotti, a detta di tutti i giocatori era vincente proprio perchè ci si sentiva all’interno di una famiglia. Ecco non si chiedono gli stessi successi a questo gruppo, ma che se stia andando verso il consolidamento di uno zoccolo duro che possa riportare in alto il Milan è fuori di dubbio.