Tra un mese saranno 37 gli anni sulla carta d’identità, ma Olivier Giroud sembra non invecchiare mai. O meglio, fa come il vino: più invecchia, più è buono. La stagione è iniziata con una super prestazione al Dall’Ara, dove in soli 20 minuti aveva già messo le cose in chiaro: un gol e un assist, il titolare è lui.
All’interno dello spogliatoio la sua figura è sempre più importante, come sottolinea oggi Tuttosport. Gli addii di Ibrahimovic, Maldini e Tonali, oltre che al ruolo in secondo piano di Kjaer, hanno reso il francese ancor più indispensabile a livello di leadership. In campo si vede: i nuovi lo cercano e lui li premia, come nel caso di Pulisic.
Gli obiettivi sono chiari. Servirà arrivare in doppia cifra in campionato come nelle ultime due annate: 11 nel 2021/22, 13 nel 2022/23. A questi si aggiungono le 8 reti in coppa. Con il tridente più offensivo, Giroud potrebbe trarre vantaggio dei nuovi schemi. Poi c’è quello di squadra che è altrettanto chiaro: conquistare trofei, come è stato abituato nel corso della carriera.