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Giroud: “Sono piacevolmente sorpreso dalla Serie A. La concorrenza con Ibra è sana: il mister…”

Olivier Giroud ha rilasciato un’intervista ai microfoni del canale YouTubeColinterview – Oh My Goal“. Ecco i passaggi della chiacchierata nei quali ha parlato di Milan.

Mi sento molto bene, ho l’opportunità di giocare senza dolore ed è un lusso quando sei un giocatore professionista e soprattutto hai 35 anni“.

Sul suo inizio di stagione: “Ho avuto dei problemi fisici che non erano soliti. Ho contratto il coronavirus a settembre dopo aver iniziato bene e poi ho avuto dei problemi alla schiena. È una malattia neuromuscolare che accentua tutte le infiammazioni nel tuo corpo e io ho avuto problemi alla schiena. Ho forzato e mi sono fatto male tre giorni dopo la negatività. Ero in gruppo per andare a giocare ad Anfield in Champions League, sono rientrato e mi sono fatto male. I dolori sono durati sei settimane e non ho giocato per un po’. Successivamente ho avuto problemi alla caviglia e poi all’ischio per un mese. Nel frattempo ho fatto di tutto per restare in forma, ho preso tutte le misure di prevenzione“.

Sui cambiamenti della preparazione a seconda dell’età: “Faccio più attenzione all’attivazione muscolare prima dell’allenamento, facendo i miei esercizi che quando ero più giovane lasciavo in secondo piano. Il tuo corpo ti ricorda che devi prenderti cura di lui. Devi prevedere e ascoltare il tuo corpo“.

Sull’adattamento: “Ho firmato quest’estate quando avevo 34 anni, quasi 35. A quest’età hai abbastanza esperienza e hai una capacità di adattamento abbastanza buona e facile rispetto ad un giovane che si mette più pressione, arrivando in un nuovo Paese, con una cultura e una lingua differente. Mettersi in relazione con gli altri per me è sempre stato facile, avevo qualche base d’italiano, oltre che le mie origini da mia nonna. Conoscevo un po’ di vocabolario: è importante per il Paese nel quale arrivi, per la gente. Me la sono cavata“.

E continua: “Ciò che mi ha facilitato nell’integrazione è sicuramente il fatto che si parla francese, ho ritrovato dei ragazzi che conoscevo e alla fine ciò che mi chiede il mister sul campo è qualcosa di non troppo complicato per me, perché so che ciò che mi attende e cosa fare. È più una questione di adattarsi agli arbitri che hanno la tendenza a fischiare per contatti più leggeri rispetto alla Premier League. Ho imparato anche la gestualità (ride, ndr)”.

Sulla Serie A: “Sono piacevolmente sorpreso dal campionato italiano. Sapevo che aveva ritrovato le sue virtù dell’epoca della grande Serie A, del grande Milan per cui ero tifoso. Ci sono squadre squadre competitive, anche con le piccole è difficile giocare perché giocano con grandissima intensità e che sulla carta non sembrano essere così, con un pressing a tutto campo. Sono molto fisiche. È un campionato che si dice essere tattico e fisico, ma oggi si segnano tanti gol, ci sono tanti spazi e tanta intensità. Le squadre giocano veramente per realizzare gol ed è il top per noi attaccanti“.

Sulla scelta del Milan: “È vero che nell’ultima stagione avevo avuto problemi di minutaggio e la concorrenza era forte. Quando il club si è interessato a me, ho chiaramente accettato subito. Per me è stata una prova. Ho parlato con il ds Massara e Maldini. Prendi coscienza che loro ti abbiano cercato e il discorso che hanno fatto mi ha convinto velocemente. Io mi sento fortunato e fiero di aver passato 9 anni in Premier League, in grandi club inglesi dove ho vinto tanto. Ho voltato pagina e il Milan è una bella avventura che si è presentata dinanzi a me per vincere e ritornare al top in Italia“.

Sulla concorrenza di Ibrahimovic: “La vedo come una sfida, qualcosa che mi spinge nel quotidiano. È un’opportunità averlo come mio compagno, per imparare ancora. È un esempio per molti attaccanti e io stesso quando ero giovane lo amavo, sia sul campo che per il suo carattere forte, il fatto di essere tutti i giorni esigente con sé stesso e con gli altri. Una concorrenza sana, ci alterniamo. Il mister la gestisce benissimo“.

Milan: Olivier Giroud
Milan: Olivier Giroud – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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