Un milione di euro: se non è stato uno dei migliori acquisti qualità-prezzo della Serie A nell’ultimo periodo, poco ci manca. Tanto è costato il trasferimento dal Chelsea al Milan di Olivier Giroud: denaro investito bene si può dire. Ingaggio contenuto per un campione del suo calibro (circa 3,5 milioni di euro a stagione) e resa assicurata.
Si è presentato volendo la maglia numero 9 sulle spalle, quella maglia che aveva portato male a qualsiasi giocatore rossonero nell’ultimo decennio dopo l’addio di Pippo Inzaghi: ha dimostrato che per lui non esiste superstizione.

Impossibile non parlare di lui dopo ieri, un elogio alla follia: prima la zampata da fuoriclasse, poi l’esplosione di gioia e, a malincuore, la seconda ammonizione per essersi tolto la maglia nei festeggiamenti. Per l’importanza del momento si può azzardare un “ne è valsa la pena”. Nella sua carriera è sempre stato quello sottovalutato, nonostante i tanti trofei conquistati anche da protagonista, ma forse il capitolo rossonero gli sta consegnando qualche riconoscimento che in passato non gli è stato riconosciuto. E i numeri sono dalla sua parte.

I numeri incredibili di Giroud al Milan

Quella contro lo Spezia è la 23esima rete in 56 presenze con questa maglia, esattamente un gol ogni due partite in media. Se però osserviamo le partite nelle quali è andato in gol, non sono 23 ma 18. All’apparenza può sembrare poco, ma consideriamo avversarie e match in cui è stato effettivamente decisivo per il risultato finale.

Dinamo Zagabria, Salisburgo, Cagliari, Hellas Verona, Torino, Roma, Genoa, Inter, Lazio, Napoli, Lazio, Sassuolo, Bologna, Inter, Sampdoria, Dinamo Zagabria, Salisburgo, Spezia: sono le 16 squadre che si ricorderanno per molto il suo nome. Solamente la Dinamo Zagabria al ritorno e il Napoli quest’anno in campionato possono ritenersi immuni all’effetto Giroud (una vittoria perentoria e una sconfitta).

18 gare che lo hanno visto sul tabellino dei marcatori: 16 vittorie, 1 pareggio (con vittoria ai rigori contro il Genoa) e 1 sconfitta. Una media mostruosa.

La connessione Tonali-Giroud

In 4 giorni si è creato un nuovo legame in casa rossonera: è quello tra il numero 8 e il numero 9. Contro il Salisburgo un corner perfetto per la testa del compagno che ha sbloccato la partita, contro lo Spezia un pallone morbido per il collo mancino del francese che ha chiuso il match.

Sono due delle facce di questo Milan, due dei leader della squadra allenata da Stefano Pioli. L’immagine perfetta dell’idea del club: senso di appartenenza, gioventù, esperienza ed emozioni. Sì, perché Sandro Tonali e Olivier Giroud si emozionano e fanno emozionare: succede a chi ci crede, dicevano.